Violenza sui minori, il centrodestra nel Lazio copia e incolla (parentesi comprese) il progetto di legge del Pd in Campania

La norma «per la prevenzione del maltrattamento» sui bambini è identico a quello emanato nell’aprile scorso dal presidente campano De Luca

Secondo la maggioranza di centrodestra nel Lazio, che sostiene il presidente FdI Francesco Rocca, le norme in materia di violenza sui minori non sono sufficienti. Quelle adeguate, secondo loro, le ha però approvate il Partito democratico. I consiglieri Emanuela Mari, Marco Bertucci, Flavio Cera, Eleonora Berni (tutti Fratelli d’Italia), e Cosmo Mitrano (FI), hanno infatti copiato l’iniziativa dei dem – scrive l’edizione romana de la Repubblica – sulla tutela dei minori. Il progetto legislativo «per la prevenzione del maltrattamento sui minori» è un vero copia-incolla di una legge in materia, 9 articoli, emanata nell’aprile scorso dal presidente della Campania Vincenzo De Luca


Le premesse per i consiglieri di centrodestra (e pure per quelli di centrosinistra) riguardano «gli episodi di maltrattamento sui minori». Che «trovano ancora troppo spazio all’interno dei quotidiani e delle televisioni. Approfittare della loro condizione di “debolezza” è un atto che non trova alcuna descrizione, in quanto figlio di un comportamento paragonabile al peggiore dei reati», si legge. Per questo motivo è necessaria una legge regionale al fine di «rappresentare – sottolineano – un’efficace soluzione di contrasto al verificarsi di tali fenomeni. Che non devono e non possono più trovare spazio nella nostra società».


L’obiettivo è, dunque, responsabilizzare le famiglie con figli vittima di maltrattamenti, le aziende sanitarie locali e i cittadini che ne sono a conoscenza. Allo scopo «di rendere la vita di bambini e ragazzi più serena come dovrebbe essere ed assicurare i colpevoli alla giustizia». I cinque consiglieri non si sarebbero neppure sforzati di cambiare le parentesi agli articoli previsti della norma. Per i fondi stanziati? Stessa cifra: 500 mila euro in Campania, altrettanti nel Lazio. L’unico ritocco: il nome della Regione.

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