Aboubakar Soumahoro rischia il posto di deputato: «Irregolarità in 12 mila euro di fondi elettorali»

La Corte d’Appello di Bologna chiede la decadenza. La Camera avvia l’iter

La Corte d’Appello di Bologna ha segnalato alla Camera dei deputati delle irregolarità riguardo i 12 mila euro di fondi elettorali di Aboubakar Soumahoro. Montecitorio ha avviato l’iter per far decadere il parlamentare. Soumahoro si è presentato nel collegio plurinominale Emilia-Romagna Po2 con 91.694 voti e il 36,06% delle preferenze, sconfitto da Gabriella Dondi del centrodestra. E poi “ripescato” nella distribuzione di seggi su scala nazionale. Ha raccolto fondi su Internet, ricevendo 7.372 euro da 108 donatori. Si è iscritto al gruppo di Alleanza Verdi Sinistra e poi al Gruppo Misto dopo lo scoppio della vicenda dei soldi della coop di sua moglie Liliane Murekatete e di sua suocera Marie Therese Mukamitsindo.


La Corte d’Appello di Bologna

Il Corriere della Sera fa sapere che la commissione elettorale della Camera su indicazione dell’ufficio di presidenza di Montecitorio, ha avviato l’iter per far decadere il deputato di origini ivoriane. La Corte d’Appello di Bologna ha il compito di verificare la regolarità di tutti i documenti degli eletti nel territorio dell’Emilia-Romagna. Soumahoro, nato il 6 giugno 1980 in Costa d’Avorio, è iscritto al misto dal 9 gennaio scorso. Fa parte della Commissione Lavoro e della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia e sullo sfruttamento nei luoghi di lavoro pubblici e privati. Sotto la lente dei giudici, come detto, ci sono 12 mila euro di contributi irregolari. Che sarebbero stati registrati con delle irregolarità. La procedura di decadenza è regolata dall’articolo 66 della Costituzione. Le cause di ineleggibilità e incompatibilità sono giudicate dalla camera in cui il rappresentante è stato eletto.


La procedura

La procedura di decadenza si sviluppa davanti alla Giunta delle elezioni della Camera o alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato. Si suddivide in due fasi. Quella di delibazione, che riguarda la proclamazione dell’eletto. E quella di contestazione dell’elezione, che si determina quando la Giunta ritiene di non doverla convalidare. La procedura di contestazione si segue anche in caso al procedimento per la dichiarazione di decadenza da parlamentare. Si fonda sul principio del contraddittorio e in un’udienza pubblica. La decisione della Giunta poi viene letta dal presidente in seduta pubblica. La motivazione si inserisce nella relazione che si trasmette all’Assemblea. Soumahoro potrà quindi difendersi e spiegare le irregolarità prima del voto dei colleghi deputati.

Leggi anche: