Amburgo, arrestato dopo 18 ore l’uomo che ha fatto irruzione sulla pista dell’aeroporto: gli spari, le molotov, la figlia di 4 anni in ostaggio

Il traffico aereo è rimasto sospeso fino al primo pomeriggio di oggi. All’origine della vicenda ci sarebbe una disputa sulla custodia dei figli

È stato arrestato l’uomo che nella serata di ieri, sabato 4 novembre, ha fatto irruzione sulla pista dell’aeroporto di Amburgo con l’auto e la sua bimba di quattro anni. Ad annunciarlo è la polizia, che su X scrive: «Il caso con la presa di un ostaggio è finito. Il sospetto aveva lasciato l’auto assieme alla figlia. È stato arrestato dalle forze di intervento senza opporre resistenza. La bambina sembra essere illesa». Il dramma familiare che ha spinto l’uomo a sfondare le recinzioni dell’aeroporto e fare irruzione sulla pista di atterraggio ha bloccato lo scalo di Amburgo per oltre 18 ore. Ora che è stato arrestato, la direzione dell’aeroporto ha fatto sapere che «sono in corso i preparativi per la ripresa più rapida possibile delle operazioni di volo». La società che gestisce lo scalo aeroportuale ha detto di essere in contatto con le forze di sicurezza per sapere quando i terminal potranno essere riaperti, ma ha avvertito che «anche oggi ci sono notevoli cancellazioni e ritardi». Allo stato attuale, segnala lo scalo in un bollettino di questa mattina, «sono già stati cancellati 126 voli: 70 in partenza e 56 in arrivo. Cinque arrivi sono stati dirottati su altri aeroporti».


L’irruzione sulla pista di atterraggio

Tutto è iniziato ieri intorno alle 20, quando l’uomo – armato – ha guidato la sua auto oltre il cancello dell’aeroporto e sulla pista, sparando due volte in aria e lanciando due bottiglie molotov. Secondo le prime informazioni diffuse dalla polizia, l’intera vicenda sarebbe legata a una «disputa sulla custodia dei figli». A bordo dell’auto c’era non solo l’uomo – un 35enne di origine turca – ma anche sua figlia di 4 anni. Poco prima dell’irruzione sulla pista di atterraggio, la moglie dell’uomo aveva allertato la polizia del rapimento della bambina. Da ieri sera e fino al primo pomeriggio di oggi l’aeroporto di Amburgo è stato chiuso, costringendo le autorità aeroportuali a dirottare altrove decine di voli. Dopo aver superato l’ingresso dell’aeroporto, sfondando una recinzione con l’auto, il 35enne si è rifugiato nel suo veicolo ai piedi di un aereo di linea della Turkish Airlines. «Dobbiamo supporre che l’uomo abbia un’arma da fuoco e probabilmente anche esplosivi di tipo sconosciuto: la nostra priorità è la protezione della bambina che, per quanto ne sappiamo, è in buone condizioni», aveva commentato la polizia di Amburgo su X.


La cattura

Per tutta la durata della notte la polizia ha provato a negoziare con l’uomo, «cercando una soluzione pacifica». Il 35enne però non ne ha voluto sapere ed è rimasto barricato con la bambina nella sua auto. Una situazione che ha costretto le autorità a sospendere il traffico aereo da e per l’aeroporto di Amburgo anche per buona parte della giornata di oggi. Poi la situazione si è finalmente sbloccata. «L’uomo ha lasciato l’auto assieme alla figlia, è andato verso le forze di intervento e in quel momento è riuscita la cattura», ha spiegato la portavoce della polizia di Amburgo, Sandra Levgruen, descrivendo l’arresto del 35enne. Ora la bambina di 4 anni «è al sicuro e sembra essere illesa», mentre l’uomo «è sotto la custodia della polizia» e sarebbe anche lui illeso. La polizia è al lavoro per verificare anche l’eventuale presenza di ordigni esplosivi addosso al 35enne o all’interno dell’automobile.

Credits foto: EPA/Georg Wendt | L’area dell’aeroporto di Amburgo, in Germania, chiusa dalla polizia (5 novembre 2023)

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