Bologna, guardia giurata investita in stazione e trascinata per 50 metri: la lite per un parcheggio – Il video

Il conducente della Mercedes che lo ha colpito è stato individuato e arrestato

Lo ha colpito prima in retromarcia poi, mentre la guardia giurata si era parata davanti per prendergli la targa, lo ha investito una seconda volta trascinandolo sul cofano per una cinquantina di metri, prima di dileguarsi. L’episodio avvenuto martedì 7 novembre, di mattina, nella Stazione centrale di Bologna, nel livello che ospita l’area Kiss&Ride. Il vigilante aveva notato la vettura, una Mercedes bianca, parcheggiata di traverso sulle strisce pedonali, in una zona dove non poteva assolutamente sostare, con il bagagliaio aperto. Alle rimostranze dell’uomo della sicurezza che gli chiedeva di spostarsi, il conducente non ha battuto ciglio. È rientrato in auto e, accortosi che la guardia giurata gli stava prendendo la targa, ha ingranato la retromarcia e lo ha colpito volontariamente. Ma non si è fermato. Il vigilante, come si vede nel video, è riuscito a rimanere in piedi, mentre la vettura dietro inchiodava, e ha urlato qualcosa al conducente della Mercedes, prima di pararsi davanti alla sua auto per impedirgli di ripartire. Ma il guidatore non si è fermato, ha accelerato e lo ha caricato sul cofano, trascinandolo per una cinquantina di metri accelerando, finché il vigilante non si è lasciato cadere. Trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale Maggiore, è stato medicato e non ha riportato gravi ferite. Subito dopo l’accaduto, sul posto sono arrivati gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della Polizia ferroviaria per soccorrere il vigilante e ricostruire la dinamica. Dopo aver visionato le immagini della videosorveglianza della stazione e grazie al numero di targa, sono risaliti al proprietario della Mercedes. Grazie agli appostamenti sotto la sua abitazione e fuori dal suo ufficio lo hanno individuato e fermato. L’uomo, un imprenditore 56enne bolognese con piccoli precedenti, è stato sottoposta ad alcol e drug test, ed è stato poi giudicatocon rito direttissimo. In attesa della prossima udienza, a dicembre, ha l’obbligo di firma presso la Questura di Bologna.


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