Ultima Generazione in azione a Catania: blocco stradale davanti al tribunale e vernice nella fontana dei Malavoglia

Due azioni di disobbedienza civile in simultanea: «É necessario che lo Stato si prenda cura dei propri cittadini»

Nella prima mattinata di oggi, 10 novembre, due azioni degli attivisti di Ultima Generazione si sono svolte nella città di Catania. Intorno alle 8.30, un gruppo di sette persone ha bloccato la strada davanti al Palazzo di Giustizia. Una volta sedutisi sulla careggiata, hanno srotolato uno striscione e quattro di loro si sono legati con una catenina di metallo. Gli agenti delle forze dell’ordine hanno sgomberato la strada intorno alle 9, sollevando di peso i militanti che facevano resistenza passiva. Una volta recisa la catena, tutti e sette i cittadini sono stati portati in Questura. Contemporaneamente, in un’altra zona della città, altri manifestanti hanno versato della vernice lavabile di colore arancione nella fontana dei Malavoglia. Due di loro, poi, sono saliti sul monumento reggendo in mano un cartello con su scritto «Fondo riparazione». Anche questo gruppo di attivisti, poco prima delle 9, è stato portato via dalle forze dell’ordine.


Le motivazioni (anche sui migranti)

Nel comunicato veicolato per spiegare il gesto, hanno scritto: «Il naufragio della Provvidenza rappresenta la tragedia degli ultimi che, come i Malavoglia nel romanzo di Giovanni Verga, muoiono nell’indifferenza dei ricchi e potenti. Come il colonialismo e l’estrattivismo dei governi europei ha distrutto il tessuto sociale ed economico locale di metà mondo costringendo milioni di persone a migrare, così anche le scelte del governo italiano obbligheranno i propri cittadini a lasciare le loro case per carenza di risorse». Sfiora sempre il tema delle migrazioni la rivendicazione fatta invece davanti al Palazzo di Giustizia: «Oggi siamo davanti al Tribunale di Catania. Qui, un mese fa, i giudici Apostolico e Cupri hanno liberato 14 migranti da un centro di detenzione ritenendo illegittimo il decreto Cutro. Questi giudici hanno deciso di opporsi a una legge ingiusta, fatta da un governo che reprime tutto quello che è scomodo. Per lo stesso motivo, una settimana fa sono state arrestate Mida, Silvia ed Ettore che si erano sedute in strada come noi oggi per denunciare un governo che non tutela i propri cittadini. Questo è il momento in cui tutte dobbiamo prendere una posizione e opporci alle ingiustizie: dobbiamo difendere la sicurezza di tutte le persone e ognuna di noi ha il potere di farlo».


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