La Lega presenta un progetto di legge contro gli ecoattivisti che bloccano il traffico: arresto in flagranza e Daspo urbano. Ultima Generazione: «Continueremo a lottare»

«Una soluzione di buon senso a tutela di chi la mattina si alza per andare a lavoro», ha detto il deputato Gianangelo Bof, primo firmatario del progetto

Introduzione del reato penale, arresto in flagranza e possibilità di Daspo urbano. La Lega presenta una proposta di legge che punta a inasprire le pene contro gli ecoattivisti che bloccano il traffico. «Grazie anche al buon lavoro del sottosegretario Ostellari e del ministro Salvini, abbiamo depositato una proposta di legge per inasprire le pene per chi blocca la libera circolazione sulle strade», dichiara il deputato della Lega, Gianangelo Bof, primo firmatario del progetto legislativo. «Abbiamo già assistito – continua – a tristi scene di sedicenti gruppi attivisti ambientalisti ed ecologisti che impediscono, spesso con il proprio corpo, la mobilità, soprattutto nelle ore di punta, provocando un grande disagio fra gli automobilisti». Per Bof si tratta di «una soluzione di buon senso a tutela di chi la mattina si alza per andare a lavoro», conclude. Il segretario della Lega aveva annunciato pochi giorni fa, su Instagram, di voler inasprire le sanzioni per gli attivisti che bloccano le strade delle città italiane contro i fondi pubblici destinati ai combustibili fossili. «Incollarsi all’asfalto e fermare una delle autostrade più importanti d’Italia, creando problemi a lavoratori e studenti e danneggiando ambiente e commercio, è un atto criminale. Per questo, la Lega è impegnata per portare avanti la sua proposta per aumentare le sanzioni – con multa pesante, carcere e arresto in flagranza – ai cretini che bloccano le strade a danno di migliaia di cittadini incolpevoli. Basta», il messaggio di Salvini sui social.


Tempestiva la reazione del gruppo di attivisti Ultima Generazione che con una nota ha fatto sapere come il gruppo rivendichi «il diritto a protestare soprattutto perché sembra rimanere l’unica speranza davanti al disinteresse politico. E continueremo a lottare». E poi ancora: «Ieri a Bologna con dei cartelli abbiamo ricordato le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna, per cui non sono stati ancora stanziati i fondi necessari ma solo una parte veramente esigua: Ci chiediamo come mai questi politici tirino in ballo la tutela dell’ordine pubblico quando non sembrano essere minimamente interessati alle vite dei cittadini. Vite su cui grava la loro responsabilità sia politica sia umana», hanno detto ecoattivisti in merito alla proposta di legge della Lega. «Ci chiediamo perché non prendano né posizione né parola, su questi scandali e su queste morti che potevano essere evitate – aggiungono -. Mettiamo anche apertamente in dubbio la buonafede di questi politici perché ignorano l’emergenza più grave che l’umanità abbia mai affrontato e che, ricordiamo, non è solo climatica ma anche sociale», concludono.


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