Il ragazzo morto cadendo dal ponte Garibaldi a Roma: «Forse si stava scattando un selfie»

C’è anche l’ipotesi di un gesto volontario. Ma gli amici non ne sanno nulla

Si chiamava Peter Reithofer e aveva 23 anni il ragazzo morto dopo essere caduto dal ponte Garibaldi a Roma. Di nazionalità austriaca, era in città per una vacanza-studio all’università La Sapienza. È caduto intorno alle 18 di lunedì 13 novembre. Ma, spiega oggi l’edizione romana di Repubblica, nessuno ha visto la dinamica. Né in zona ci sono telecamere utili per ricostruire i fatti. Ma insieme all’ipotesi di un gesto volontario c’è anche quella che si sarebbe sporto troppo dal ponte mentre stava scattandosi un selfie. Indagano i carabinieri della compagnia di Trastevere. Reithofer non aveva con sé i documenti. «Era un ragazzo riservato, molto introverso. Ma nulla poteva far pensare alla volontà di compiere un gesto estremo», dice chi lo ha conosciuto. A Roma si era trasferito in una stanza. Pochi giorni dopo erano venuti a trovarlo due amici tedeschi che aveva conosciuto durante gli studi ad Aquisgrana. Entrambi sono stati ascoltati dai carabinieri. Ma non hanno fornito elementi utili: «Lunedì pomeriggio non eravamo con lui. Stavamo in università. Lo abbiamo visto prima di uscire, ci ha salutato. Più tardi lo abbiamo chiamato più volte ma lui non ha risposto mai». Nella sua stanza non sono stati trovati biglietti di addio. Ora si attendono gli esiti dell’autopsia.


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