Lorella Cuccarini e la figlia dalla sessualità fluida: «Lei è come i ragazzi di oggi, non vuole etichette»

L’attrice e ballerina in teatro: un ritorno in Rai? Per ora no

Lorella Cuccarini a teatro è protagonista di Rapunzel, nei panni della matrigna Gothel. Ma oggi in un’intervista a La Stampa dice che è più difficile fare la mamma che la showgirl e l’attrice: Nessuno ti insegna, cerchi di mettere a frutto l’esperienza dell’essere figlia. A Sara, la prima dei miei quattro, dico sempre che ha pagato la mia inesperienza. In famiglia abbiamo un rapporto aperto, intimo, ma resto un genitore, non un’amica». Un esempio delle difficoltà è il «movimento» creatosi attorno a sua figlia Chiara Capitta, che aveva detto di potersi innamorare «di un ragazzo come di una ragazza». La madre dice di averla trovata «rappresentativa di quello che è lei e un po’ tutti i ragazzi oggi, che vogliono uscire dalle etichette. Io ho lottato tutta la vita contro quelle date a me: la più amata, la fidanzata d’Italia, la moglie ideale. Siamo quello che siamo, nessuno deve essere chiuso in un perimetro che qualcuno ha deciso per lui». Cuccarini spiega a Daniela Lanni di essere stata una figlia prima che madre. E che la situazione in casa sua era difficile: «I miei genitori litigavano sempre. Quando avevo 9 anni si sono separati e, paradossalmente, abbiamo trovato una serenità. Mamma è stata bravissima, rigorosa, affettuosa, si è caricata il peso della famiglia. Faceva la sarta, lavorava anche di notte e non ci ha mai fatto mancare qualcosa. Mio padre, invece, non l’ho mai sentito intimamente vicino». Infine, spiega perché ha detto no alla Rai: «Sono in un momento della vita in cui non mi interessa essere il primo nome in cartellone, avere un programma mio, mi piace stare in un ambiente in cui mi sento accolta, apprezzata e mi diverto». Ma questo non è un no definitivo: «Mai dire mai. Ma a 58 anni vivo il momento. La vita è questo mestiere sono fatti di emozioni e, se riesco a provare emozioni che mi fanno stare bene, è giusto che resti dove sono».


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