Scommesse illegali, l’indagine su Alessandro Florenzi e la rete degli altri calciatori coinvolti

La situazione del giocatore del Milan è «più complicata», Forse il nome uscito dall’analisi dei cellulari. Ma non sarebbe l’ultimo

Il calciatore del Milan Alessandro Florenzi andrà in procura a Torino nei prossimi giorni per l’interrogatorio di garanzia. Il terzino ex Roma è indagato nel caso delle scommesse illegali. Per il calciatore l’accusa è la stessa di Nicolò Zaniolo: la violazione dell’articolo 4 della legge 401 del 1989. Che punisce chi organizza e partecipa a giochi che la legge riserva allo Stato o ai suoi concessionari. Rischia quindi tre mesi di arresto o 500 euro di multa. Florenzi userà la stessa strategia difensiva di Zaniolo, sostenendo di non aver puntato sul calcio a differenza di Nicolò Fagioli e Sandro Tonali? In questo caso non rischierebbe nulla dal punto di vista sportivo. Ma, spiega oggi La Stampa, la situazione del giocatore è più complicata.


La Figc

Intanto la Gazzetta dello Sport fa sapere che la Federazione Italiana Giuoco Calcio sapeva dell’attività investigativa a Torino e la notizia dell’iscrizione di Florenzi nel registro degli indagati non ha sorpreso la procura federale. Alla Figc interessa su cosa abbia eventualmente scommesso. Tonali ha già patteggiato 10 mesi di squalifica e 8 di pene alternative. 12 mesi in totale invece la pena di Fagioli. Di cui 5 in prescrizioni alternative. Florenzi e il Milan intanto non commentano. Mentre la procura non ha fatto sapere come sia uscito il suo nome. Anche se c’è l’ipotesi che sia saltato fuori dall’analisi dei cellulari di Zaniolo o di Tonali. E il timore è che il nome di Florenzi non sia l’ultimo: altri calciatori potrebbero essere coinvolti. Nelle scorse settimane si era parlato di 30 tesserati. La ragnatela di contatti, scrive il Corriere della Sera, sta emergendo dall’indagine di Manuela Pedrotta.


Il brutto giro di Piacenza

L’indagine mira a fare luce sul ruolo di un personaggio sospettato di avere contatti con la criminalità. E di tenere le fila delle piattaforme e del recupero dei crediti connesso. Agli atti c’è un incontro in un bar a Torino vicino alla Mole. Mentre durante un dialogo tra due procuratori sportivi si parla del «brutto giro di Piacenza». Ovvero, ricorda oggi il Fatto Quotidiano, la città natale di Fagioli. Il quale a Chiné ha detto di aver cominciato a scommettere «a Tirrenia, durante il ritiro della Nazionale under 21». E di aver cominciato a farlo perché «vedevo che lo facevano anche gli altri». Fagioli ha detto che è stato Tonali a suggerirgli di giocare su Icebet, che è uno dei siti illegali dell’inchiesta. E che all’inizio ha cominciato a scommettere sul tennis. Poi è passato al calcio. Tonali durante l’interrogatorio ha smentito di aver suggerito siti a Fagioli.

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