Bankitalia si tuffa nel mercato degli affitti brevi: 12 appartamenti nel cuore di Venezia affidati a una società spagnola e destinati ai turisti

Sidief, che controlla il patrimonio immobiliare di via Nazionale, non ha rinunciato all’occasione ghiotta degli affitti turistici. Un affare da centinaia di euro a notte

Nel centro storico di Venezia, a due passi dal Ponte di Rialto, c’è un grazioso edificio risalente al diciottesimo secolo. Si trova in Calle de’ Stagneri, al civico 5238, proprio nel cuore di quell’intreccio di canali che è stato dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco. Al suo interno ci sono dodici appartamenti esclusivi, completamente ristrutturati e forniti di mobili raffinati e nuovi di zecca. A prima vista, niente di diverso rispetto alle tante abitazioni disponibili in città per i cosiddetti affitti brevi turistici, quel fenomeno che contribuisce in modo determinante alla carenza di appartamenti e all’aumento dei canoni. C’è una particolarità, però, che contraddistingue l’edificio di Calle de’ Stagneri: l’intero immobile è di proprietà della Sidief, la società immobiliare controllata al 100% dalla Banca d’Italia. Nel 2021, la Società Italiana di Iniziative Edilizie e Fondiarie (questo il nome completo) ha dato in locazione tutti e dodici gli appartamenti alla società spagnola Be Mate, che a sua volta li affitta a costi stellari. Un’operazione che ha portato nelle casse della Sidief due milioni e mezzo di euro.


Un affare da centinaia di euro a notte

La formula scelta da Be Mate per immettere sul mercato i dodici appartamenti è quella dell’affitto turistico, che genera introiti decisamente più elevati rispetto ai lunghi contratti di locazione scelti da studenti e lavoratori. E a dimostrarlo sono proprio i prezzi a cui gli appartamenti vengono affittati. Per un qualsiasi weekend di gennaio 2024, l’appartamento «Classic» – il più piccolo fra le diverse tipologie previste – ha un costo minimo di 270 euro a notte. Se si viaggia in quattro persone, e si necessita quindi di due camere da letto, gli appartamenti «Superior» o «Deluxe» partono da un minimo di 400 euro a notte. Durante il periodo natalizio, ovviamente, i costi sono anche più elevati. Per trascorrere due notti – il 30 e 31 dicembre – in Calle de’ Stagneri e festeggiare il Capodanno a Venezia, il prezzo di partenza è di 1.400 euro circa e lievita fino a 2.000.


BE MATE | Gli interni dell’appartamento di proprietà della Sidief, concesso in locazione alla società spagnola Be Mate, nel cuore di Venezia
BE MATE | Il costo per notte dell’appartamento «Classic» per i mesi di novembre e dicembre

Gli altri appartamenti a due passi dal Colosseo

Quelli nel cuore del capoluogo veneto non sono gli unici appartamenti di proprietà della Sidief che sono stati destinati al mercato degli affitti turistici di lusso. Anche a Roma, in diverse zone della città, ne esistono almeno altri dodici affittati a Be Mate. A rivelarlo è stato un articolo de L’Espresso, che parla di alloggi sparsi fra via Labicana 110, vicino al Colosseo, via San Francesco a Ripa 111, a Trastevere, e Corso Vittorio Emanuele 287. I prezzi sono variabili ma anche in questo caso, proprio come per Venezia, i 400 euro a notte sono la normalità. Gli spagnoli di Be Mate hanno messo le mani anche su uno dei pezzi forti del patrimonio immobiliare della Sidief: il palazzo di Piazza Borghese, sempre a Roma, dove fino al 2020 ha abitato l’ex direttore di Bankitalia ed ex premier Lamberto Dini. Dall’edificio, in fase di ristrutturazione, saranno ricavati 26 appartamenti destinati agli affitti turistici di lusso.

BE MATE | Gli interni dell’appartamento di proprietà della Sidief, concesso in locazione alla società spagnola Be Mate, vicino al Colosseo a Roma

Cos’è la Sidief

Attiva fin dagli anni Settanta, la Sidief è nata con l’obiettivo di assicurare una sistemazione abitativa ai dipendenti della Banca d’Italia, soprattutto al centro e al nord. Dopo che la Banca centrale europea ha invitato tutte le banche centrali nazionali ad abbandonare ogni attività colletarale, a via Nazionale si è deciso di separare la proprietà degli immobili dalla loro gestione. Nel 2013 nasce dunque la nuova Sidief, che con circa 7.400 unità immobiliari costituisce oggi uno dei principali operatori del settore. In totale si tratta di 102 aggregati immobiliari, che si trovano soprattutto in quattro province: Lazio (75,2%), Lombardia (6,4%), Campania (5,8%) e Abruzzo (5,3%). Il valore di mercato totale degli immobili di proprietà della Sidief, si legge nell’ultimo bilancio, ammonta a circa 1,38 miliardi di euro.

La virata sugli affitti brevi

Per la controllata di Bankitalia lavorano in tutto circa 130 dipendenti. E i conti sono solidissimi, considerato che – da quando esiste – la Sidief ha sempre chiuso tutti i bilanci in attivo. L’ultimo, quello del 2022, ha fatto registrare un utile netto di oltre 4 milioni di euro. Eppure, il fenomeno degli affitti brevi era troppo ghiotto per non essere cavalcato. La regola è che gli appartamenti devono essere offerti in prelazione ai dipendenti – ed ex dipendenti – di via Nazionale con un canone concordato. Se i primi due bandi si concludono con un nulla di fatto, la Sidief è autorizzata a immettere gli alloggi vuoti sul mercato. E così anche la controllata di Bankitalia, che pure nei suoi report trimestrali non manca di sottolineare la costante crescita dei canoni di affitto, si è lanciata nel mercato degli affitti turistici. Un’operazione del tutto lecita e anche piuttosto ristretta, soprattutto si considera il totale degli immobili gestiti dalla Sidief. A far storcere il naso, semmai, è il fatto che un istituto pubblico come Bankitalia contribuisca in prima persona a un fenomeno controverso come gli affitti turistici, che avranno anche il beneficio di riempire le casse della Sidief ma hanno anche pesanti ripercussioni sociali, come dimostrano le numerose proteste degli studenti e i recenti interventi del governo in materia fiscale.

Credits foto: BE MATE | L’appartamento di proprietà della Sidief, affidato alla società spagnola Be Mate, nel centro storico di Venezia

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