Israele ha scoperto le infrastrutture militari di Hamas nascoste in aree residenziali. Tajani: «La priorità è liberare gli ostaggi»

In alcuni rioni residenziali a Gaza City sono stati individuati 35 ingressi ai tunnel, con numerosi depositi di armi e postazioni per lancio di razzi

L’esercito israeliano ha scovato diverse infrastrutture militari nascoste di Hamas. Nei rioni residenziali di Sheikh Ajlin e di Rimal a Gaza City i soldati hanno individuato ben 35 ingressi di tunnel militari, con numerosi depositi di armi, e postazioni per lancio di razzi. Qui, annuncia il portavoce militare di Israele, «i soldati hanno ucciso terroristi» presenti, oltre ad aver scoperto anche una base dell’intelligence di Hamas. Intanto, a Gaza potranno entrare ogni giorno camion di carburante per ragioni umanitarie. È questa la decisione che il gabinetto di guerra israeliano ha preso con una votazione in cui hanno votato contro i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich di “Sionismo religioso”, Itamar Ben Gvir di “Potere ebraico” e Miri Regev del “Likud”. Decisione che conferma quanto anticipato ieri da un funzionario del Dipartimento di Stato americano, secondo cui ogni due giorni potrebbero essere consentiti circa 140.000 litri di carburante.


15 palestinesi uccisi nei campi profughi

Intanto, il conflitto in Medio Oriente prosegue incessante con 15 palestinesi uccisi nella notte in un attacco israeliano ai danni dei campi profughi di Nuseirat e Khan Yunis a nord della Striscia di Gaza. A riferirlo è l’agenzia palestinese Wafa, secondo cui i bombardamenti hanno colpito due case in cui erano presenti una donna e suo figlio, entrambi morti. Proseguono anche gli attacchi nel sud del Libano, con l’esercito israeliano che ha preso di mira diverse infrastrutture degli Hezbollah.


L’intesa su tregua e liberazione ostaggi

Dal Qatar, il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha lanciato un appello per una nuova conferenza urgente dei Paesi arabi e musulmani al fine di «attuare le decisioni volte a fermare l’aggressione in corso e rompere l’assedio sulla Striscia di Gaza». In mattinata il Washington Post aveva annunciato che nei prossimi giorni poteva esserci un rilascio degli ostaggi perché Israele, Hamas e gli Stati Uniti sarebbero «vicine a un accordo preliminare per la liberazione di decine di donne e bambini a Gaza in cambio di cinque giorni di pausa nei combattimenti». Ma arriva una frenata dalla Casa Bianca: «Non abbiamo ancora raggiunto un accordo, ma continuiamo a lavorare duro per arrivarci», ha detto la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson.

Tajani: «Priorità è liberare gli ostaggi»

Quanto alla liberazione degli ostaggi, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani sottolinea la necessità che si vada in questa direzione. «È una priorità per ridurre la tensione nell’intera area. Ostaggi liberi e corridoi umanitari significa avere una tregua che duri qualche giorno per permettere alla popolazione civile di essere aiutata», ha dichiarato a Taormina. «Mi auguro che si possa anche costruire l’ospedale da campo che noi siamo pronti a inviare nella Striscia di Gaza, che si possa utilizzare la nave-ospedale italiana Vulcano che è davanti a Cipro e si possano fare entrare sempre più aiuti umanitari per la popolazione civile che non ha nulla a che vedere con i criminali di Hamas», ha aggiunto.

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