Elena Cecchettin e la pausa dai riflettori dopo il dramma: «Sto male, ora lasciatemi sola»

La sorella della 22enne assassinata da Filippo Turetta fa sapere via social di aver bisogno di elaborare il proprio lutto: «Non chiamatemi più, spero capirete»

Ha risposto alle domande dei cronisti ed è andata in televisione, ha scritto una lettera al Corriere della Sera e condiviso tutti i suoi pensieri sui social, a costo di litigare con un vicepremier. Da quando Giulia Cecchettin è scomparsa, e soprattutto da quando sabato la 22enne è stata trovata cadavere nei pressi del lago di Barcis, la sorella maggiore, Elena, ha parlato: ad alta voce. Per rendere giustizia a Giulia, per raccontare chi era, ma anche per mettere a nudo le falle nella società che permettono che femminicidi come quello attribuito a Filippo Turetta possano ancora accadere, anche tra 20enni apparentemente di buona famiglia. Ora però la giovane di Vigonovo (Venezia) ha bisogno di prendersi una pausa dai riflettori pubblici. E lo ha fatto sapere a tutti tramite il suo account Instagram. In un messaggio con cui ha voluto dare anche una serie di comunicazioni, tanto ai suoi detrattori quanto a chi negli ultimi giorni le ha dato voce o le è stato vicino. «Alle persone che mi vogliono male e mettono in dubbio il mio dolore: non potete capire», scrive la ragazza. «A giornalist* e reporter: vi ringrazio per il lavoro che avete fatto finora, anche se non tutt* hanno avuto tatto, lo apprezzo». Ora però, scrive Cecchettin, «vi chiedo di lasciarmi sola per un po’, sto mentalmente e fisicamente male e devo darmi del tempo per riprendermi». Sul piano pratico, dunque, la richiesta a chi l’ha cercata anche nelle ultime ore è chiara: «Non continuate a chiamarmi insistentemente se non rispondo. Per piacere, comprendete».


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