Trovato il corpo di Giulia Cecchettin nei pressi del lago di Barcis. La famiglia di Turetta sconvolta: «Filippo costituisciti»

Il cadavere individuato in un canalone da un’unità cinofila della Protezione Civile dopo una settimana di ricerche. Il presunto omicida resta in fuga

È il cadavere di Giulia Cecchettin quello ritrovato questa mattina poco prima di mezzogiorno dai vigili del fuoco nei pressi del lago di Barcis, in Valcellina, a 402 metri di altitudine in provincia di Pordenone. Il corpo è stato individuato dai vigili del fuoco in un canalone tra la zona del lago e Piancavallo. In mattinata è stata segnalata la presenza di una Fiat Grande Punto in un parcheggio nei pressi del ritrovamento del corpo della vittima, ma è arrivata la conferma che non si tratta di quella di Turetta. Le ricerche e le perlustrazioni si erano concentrate in questa zona perché è lungo il tragitto percorso dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, con il quale era stata vista sabato scorso prima della sua scomparsa. Le ricerche erano ricominciate questa mattina intorno alle 7, e coprono l’area tra Veneto e Friuli, da Dolo e dal fiume Brenta fino al lago di Barcis. Coinvolti nelle operazioni, insieme alle squadre dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco, una settantina di volontari della Protezione civile, con l’ausilio di un elicottero dei pompieri di stanza all’aeroporto ‘Marco Polo’ di Venezia e i droni, squadre cinofile e sommozzatori. Intanto, l’area dove è stato trovato il corpo è stata interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri.


«Filippo costituisciti »

Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, ha fatto appello a Turetta affinché si costituisca e dia la propria versione dei fatti. «Speravamo di non dover dare questa notizia, ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca», ha dichiarato. Dopo quello di Cherchi è arrivato l’appello al giovane a compiere lo stesso atto anche dalla sua famiglia. «Filippo, consegnati alle forze dell’ordine, così puoi spiegare cos’è successo», è il messaggio che la famiglia Turetta ha fatto lanciare attraverso il legale, Emanuele Compagno. «Quando ho detto ai Turetta del ritrovamento del corpo di Giulia è crollato loro il mondo addosso», ha aggiunto l’avvocato sottolineando che i familiari hanno espresso vicinanza alla famiglia di Giulia. «Sono molto scossi e provati. È un dramma che non si aspettavano, non avrebbero mai immaginato queste accuse nei confronti del figlio».


La scomparsa

Della 22enne, che si doveva laureare lunedì scorso, non si hanno più notizie da sabato 11 novembre, quando è stata vista l’ultima volta insieme all’ex fidanzato Filippo Turetta allontanarsi in macchina dopo una lite. Il giovane è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di tentato omicidio. Nel frattempo è stato confermato il suo passaggio in Austria – registrato dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale – a bordo della Fiat Grande Punto targata FA 015 YE, lo scorso mercoledì. Pare che non abbia con sé né cellulare né navigatore. Tra il materiale al vaglio degli inquirenti c’è un video in cui l’ex fidanzato aggredisce la ragazza a mani nude. Le immagini sono di una telecamera che riprendeva sul piazzale di Fossò, nei pressi della casa di Cecchettin. Nel filmato si vede il 22enne colpire, mentre stavano litigando in auto. Poi si vede la ragazza che tenta di scappare, ma lui che la rincorre e la colpisce ancora fino a farla stramazzare a terra. La procura di Venezia nei giorni scorsi ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un mandato d’arresto europeo per il giovane, diramato dall’Interpol a tutti i posti di polizia europei.

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