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Napoli, rissa tra ragazzi in centro: accoltellato un 17enne, è in prognosi riservata. La madre: «Aggredito perché parlava con una ragazza»

26 Novembre 2023 - 17:41 Redazione
Secondo le prime indagini, lo scontro sarebbe avvenuto all'interno della Galleria Umberto I

Si trova ricoverato al pronto soccorso del Pellegrini il 17enne che nella serata di ieri, 25 novembre, è stato accoltellato nel centro di Napoli. «Ferita da punta e taglio all’emitorace destro, ferita da punta e taglio alla regione dorsale sinistra, presenza di ferita da punta e taglio in regione anteriore coscia destra». È questo il primo referto dei medici: il ragazzo non è in pericolo di vita, ma la prognosi resta riservata. Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che i fatti siano avvenuti all’interno della Galleria Umberto I. Il giovane, incensurato, si trovava con la sua comitiva di amici. A un certo unto sarebbe stato avvicinato da un altro gruppo di coetanei. Dopo l’aggressione verbale, questi ultimi sono passati ai fatti: quattro fendenti hanno raggiunto il giovane, che è riuscito a mettersi in salvo fuggendo verso piazza Trieste e Trento. Ha destato subito preoccupazione la coltellata che sembrava aver intaccato il fegato: fortunatamente, l’organo è stato solo sfiorato. La madre della vittima ha scritto al deputato di Alleanza verdi sinistra Francesco Emilio Borrelli, da sempre attento a denunciare i fenomeni criminali in Campania.

«Un episodio gravissimo – ha dichiarato l’onorevole, dopo aver fatto visita alla famiglia in ospedale -, accaduto proprio a pochi metri di distanza da dove fu ucciso Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista 24enne colpito a morte da un proiettile all’esterno di un pub esploso da un criminale. Adesso come allora alla base dell’aggressione futili motivi. Per Giò Giò uno scooter parcheggiato male, adesso una semplice chiacchierata con due amiche che diventa motivo per estrarre un coltello e colpire un coetaneo. Da tempo denunciamo che piazza Municipio e l’intero centro della città, in particolare la Galleria Umberto I, sono fuori controllo, in balia di gruppi di giovanissimi armati e pronti a sparare o accoltellare per uno sguardo o una parola di troppo. Un’emergenza sottovalutata da molti per la quale torno a chiedere misure straordinarie in termini di controlli e presenza sul territorio delle forze dell’ordine. Non è più tollerabile la conta dei feriti, e alcune volte delle vittime, nei fine settimana di movida in questa città. Così come è vergognoso che nessuna delle tantissime persone presenti all’aggressione, a partire dai dipendenti dei tanti esercizi commerciali aperti a quell’ora, sia intervenuta per soccorrere il ferito. Le mamme di Napoli non vogliono più tacere davanti a questa deriva e le istituzioni hanno il dovere di ascoltarle».

La madre della vittima: «Assurdo che mio figlio abbia rischiato di morire solo perché stava parlando con due amiche»

Il deputato ha concluso il suo comunicato con un appello,«rivolto agli otto vigliacchi che hanno accoltellato il ragazzo: costituitevi». Maria Rosaria Paudice, la madre del ragazzo aggredito e residente a Ponticelli, ha poi aggiunto altri dettagli alla vicenda: «Come ogni sabato sera insieme a mio marito ho accompagnato mio figlio a piazza Municipio, dove abitualmente si incontra con i suoi amici. L’ho lasciato tranquillo e sereno. Quando mi hanno avvisato che era stato accoltellato ho provato un dolore indescrivibile anche perché mio figlio non è un violento e non è mai stato coinvolto in cose simili. La sua colpa è stata solo quella di essersi fermato a parlare con due amiche che gli chiedevano informazioni sulla scuola guida. Al sopraggiungere dell’ex fidanzato di una delle due, insieme a un gruppo di altri otto ragazzi, è successo il finimondo. È assurdo che mio figlio abbia rischiato di morire solo perché stava parlando con due amiche. Cose simili non devono accadere più a nessuno. Adesso voglio solo che mio figlio guarisca presto, sperando che non resti traccia dentro di lui di questa terribile aggressione. Non avrò pace fin quando tutti gli aggressori non saranno assicurati alla giustizia. Ormai gli inquirenti sono sulle loro tracce, farebbero bene a costituirsi».

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