Addio a Franco Zuccalà, la voce Rai del calcio anni Novanta: le interviste ai campioni e l’omaggio della Nazionale

È morto a 83 anni uno dei volti storici di 90esimo minuto e Domenica Sportiva

Franco Zuccalà era uno dei volti storici di 90esimo minuto e la Domenica Sportiva, una delle voci Rai più note e importanti del calcio anni Ottanta e Novanta. È morto a 83 anni a Milano, nella notte tra il 29 e il 30 novembre, dopo una vita dedicata al giornalismo e al racconto del mondo del pallone. Zuccalà, lo ricordano oggi i colleghi, aveva uno stile peculiare, ironico e cortese, dissacrante ed educato. Dopo gli esordi nella sua regione d’origine, lui che era nato a Catania nel 1940, con Pippo Baudo ad Antenna Sicilia e poi Odeon, ha lavorato anche per la carta stampata, nelle redazioni de La Gazzetta dello Sport, Il Giornale e Tuttosport. Dal 1958 in avanti ha seguito i principali eventi sportivi internazionali, e al pubblico italiano è diventato presto familiare come inviato de La Domenica Sportiva, Novantesimo Minuto, Il Processo del Lunedì e il Tg1. Zuccalà però non si è occupato solo di sport. E fa strano ricordarlo proprio oggi, nel giorno della scomparsa dell’ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger, uno dei grandi personaggi del Novecento che Zuccalà ha intervistato durante la sua carriera. Insieme a Sophia Loren, Nelson Mandela e Gianni Agnelli. Oltre ai grandi campioni del calcio, da Pelè a Maradona, da Johan Cruijff a Beckenbauer a Di Stefano. Nel 2014 gli fu consegnata la maglia della Nazionale numero 50 da Gianluigi Buffon e dall’allora ct Cesare Prandelli, in omaggio ai suoi cinquant’anni di carriera al seguito degli azzurri. Su X, il giornalista e divulgatore Giuseppe Pastore ha condiviso un video pubblicato sul suo profilo alcuni mesi fa, sottolineando l’uso delle parole e le intuizioni del «maestro e gigante» su un particolare episodio avvenuto trent’anni fa a San Siro: «Franco Zuccalà, voce della Milano anni ’80 e ’90, Sacchi e Trapattoni, Van Basten e Matthaeus, Bergomi e Baresi. Cercate su YouTube i suoi servizi per la Domenica Sportiva: eleganza, ironia e stile che resistono anche 40 anni dopo».


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