Roma, lo zio accusato di pedofilia se la prende con il nipote: «È lui quello malvagio»

Il processo: ma che sono un criminale io?

Un uomo di 69 anni accusato di pedofilia e a processo a Roma ha accusato il nipote 15enne che lo aveva denunciato insieme alla sorella di 12. Rispondendo alle domande della pubblica ministera Maria Gabriella Fazi si è rivolto al giovane: «Ma ti rendi conto che mi mandano in galera? Ma che sono un criminale io?». L’uomo deve rispondere all’accusa di aver costretto il nipotino di 15 anni a subire atti sessuali. Arrivando, spiega Repubblica Roma, a proporgli un rapporto completo. Mentre si è denudato davanti alla sorella. Lui è il loro zio materno. Dal 2016 al 2020 si è approfittato di loro. Fino a che la preside della scuola che il giovane frequentava non ha avvertito i genitori di strani comportamenti. Uno psichiatra ha aiutato il ragazzo a confidarsi. La denuncia è arrivata nel giugno 2022. Subito dopo seguita da quella della sorella.


«È malvagio»

Ieri si è svolta un’udienza del processo a Piazzale Clodio. «Sì, mio nipote mi ha toccato, gliel’ho chiesto io. Il motivo? Non lo so, ho sbagliato. Ma lui non ha avuto nessun danno, la denuncia uno la fa se ha un danno», ha detto l’imputato. Che ha poi negato le altre accuse sulla sorella: «Era una bambina, mio nipote l’ha voluta coinvolgere nella denuncia perché è malvagio». I due fratelli venivano affidati allo zio quando i genitori dovevano andare a lavorare. I docenti del ragazzo sono stati i primi a lanciare l’allarme. Ieri l’uomo, che ha detto di aver fatto il medico prima di finire in carcere, è stato accompagnato in tribunale dalla polizia penitenziaria. Nella prossima udienza si svolgerà il controinterrogatorio.


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