Uccide la moglie in un hotel a Mattarana: trovata una lettera con l’idea del suicidio di coppia

Nei giorni precedenti l’omicidio, la vittima ha più volte rinviato in check out con l’albergo perché non si sentiva bene

È stata trovata una lettera nella stanza d’albergo di Mattarana, in provincia della Spezia, dove Alfredo Zenucchi, 57enne originario di Bergamo, ha ucciso la moglie Rossella Cominotti di 53 anni. Pare sia stata scritta da lei e firmata da entrambi. Quel che si legge è il desiderio annunciato da parte di tutti e due di voler suicidarsi. Un elemento che combacia con la ricostruzione fornita dall’uomo ai carabinieri ieri: lui e la moglie volevano farla finita e si erano recati nell’hotel con un piano condiviso per togliersi la vita con un rasoio. Lui, però, ha riferito che dopo averla uccisa, non ce l’ha fatta a suicidarsi. La lettera ora, fa sapere la Procura della Spezia, è in mano agli investigatori. Nei giorni precedenti l’omicidio, la vittima ha più volte rinviato in check out con l’albergo perché non si sentiva bene.


La ricostruzione

Secondo quanto ricostruito finora, l’omicidio è avvenuto mercoledì 6 dicembre. E il signor Zenucchi sarebbe rimasto con il corpo della vittima nella stanza d’albergo per un giorno e mezzo. Poi, ieri mattina 8 dicembre, è sceso giù per consumare la colazione, chiedendo «un caffè corretto». Si è quindi allontanato dall’albergo in auto. A trovarla è stato poi un addetto delle pulizie. Ora la stanza incriminata è sotto sequestro e si attende che venga disposta l’autopsia. La coppia aveva un’edicola nel centro storico di Bonemerse. Prima di partire, avevano messo un cartello davanti al negozio avvertendo che il 28 avrebbe chiuso qualche ora prima del solito. Il 29, poi, sono rimasti chiusi, ma senza dare alcuna spiegazione.


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