Omicidio Roberta Siragusa, confermato l’ergastolo all’ex compagno Pietro Morreale

Il 21enne dovrà anche risarcire i familiari della vittima, che fu uccisa la notte tra il 23 e 24 gennaio del 2021.

È stata confermata in secondo grado la condanna all’ergastolo al 21enne Pietro Morreale per l’omicidio di Roberta Siragusa. La 17enne di Caccamo, nel Palermitano, è stata trovata senza vita il 24 gennaio 2021 in un burrone a Caccamo, nella zona dello stadio, con il volto tumefatto e la testa rasata. Secondo gli inquirenti, Morreale avrebbe picchiato la ex compagna che era decisa a lasciarlo e le avrebbe dato fuoco. Poi avrebbe messo il suo corpo in auto abbandonandolo non distante dalla sua abitazione. Il processo di appello per omicidio aggravato e occultamento di cadavere è iniziato il 9 ottobre scorso, la corte d’assise di Palermo presieduta da Angelo Pellino ha accolto la richiesta di conferma dell’ergastolo della procuratrice generale Maria Teresa Maligno. Il 21enne in primo grado era stato condannato anche al risarcimento danni nei confronti dei parenti della vittima: 225mila euro alla madre Iana Brancato, 229mila al padre Filippo Siragusa, 209mila al fratello Dario e 117mila alla nonna Maria Barone. Morreale dovrà anche risarcire il Comune di Caccamo di 15mila euro con una provvisionale esecutiva. I familiari e il comune palermitano si erano costituiti parte civile, con l’assistenza degli avvocati Giuseppe Canzone, Giovanni Castronovo, Simona La Verde e Sergio Burgio.


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