Iliad propone una fusione a Vodafone in Italia: «4 miliardi di investimenti in cinque anni»

La NewCo al 50% con opzione call per i francesi

La società di telefonia Iliad propone una fusione a Vodafone in Italia. L’azienda ha votato in consiglio di amministrazione e la strategia ha ricevuto l’ok di Xavier Niel, il principale azionista. La proposta comporta la costituzione di una nuova società. A maggio 2023 gli utenti di Iliad in Italia erano stimati dalla stessa società in dieci milioni. I clienti di Vodafone Italia ammontano a più di 17 milioni e sono in calo del 2,3% secondo i dati comunicati dall’azienda. La proposta di Iliad valuta Vodafone Italia 10,45 miliardi. L’azienda otterrebbe il 50% della quota capitale sociale della NewCo, insieme ad un versamento in contanti di 6,5 miliardi e un prestito di 2 miliardi. L’agenzia di stampa Reuters ricorda che le due entità insieme costruirebbero un’azienda con 5,8 miliardi di euro e un Ebitda di 1,6 miliardi. L’operazione valorizza Iliad Italia a 4,45 miliardi.


La proposta

Iliad invece otterrebbe, oltre al 50% della NewCo, un pagamento di mezzo miliardi di euro e prestiti per due miliardi. L’azienda francese vuole mantenere un’opzione call sulla partecipazione di Vodafone e potrebbe acquisire il 10% del capitale sociale ogni anno: in questo caso Vodafone incasserebbe 1,95 miliardi. Iliad per l’operazione ha ottenuto il supporti di alcune banche internazionali. Le sinergie sono stimate in 600 milioni di euro. Thomas Reynaud, CEO di Iliad, ha detto che così nascerebbe «un operatore forte con la capacità e la forza finanziaria di investire a lungo termine. La Newco sarebbe impegnata nella trasformazione digitale del paese attraverso la fibra e il 5G, con 4 miliardi di investimenti pianificati in cinque anni».


La posizione di Vodafone

In una nota, Vodafone Group Plc (“Vodafone”) dichiara di prendere «atto dell’annuncio odierno di Iliad relativo alla proposta di fusione tra Vodafone Italia e Iliad Italia. Coerentemente con le sue precedenti dichiarazioni, Vodafone è favorevole al consolidamento del mercato nei Paesi in cui non riesce a ottenere un adeguato ritorno sul capitale investito e conferma che sta esplorando le opzioni con diverse parti per raggiungere questo obiettivo in Italia, anche attraverso una fusione o una cessione. Non vi è alcuna certezza che alla fine venga concordata una transazione. Se necessario, verrà fatto un ulteriore annuncio quando sarà opportuno».

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