Tutti pazzi per Threads: dai Maneskin a Giorgia Meloni, la corsa dei vip al primo messaggio sul nuovo social

Dalle auto-citazioni di Conte e Ferragni alle «lotte» social di Zan e Fratoianni, il meglio e il peggio al debutto sulla piattaforma Meta

La nuova piattaforma social è ufficialmente operativa: Mark Zuckerberg ha annunciato oggi il lancio in Europa di Threads, l’attesa applicazione di messaggistica, sviluppata dal team di Instagram, che si propone di sfidare X. Si presenta infatti in modo molto simile all’ex Twitter: è incentrata sulla condivisione di messaggi di testo, e il suo obiettivo è animare il dibattito online. Non si è dovuto attendere molto prima che anche questo nuovo social venisse invaso da politici, artisti e vip, e che scattasse la competizione per il messaggio inaugurale più ironico o pungente. In molti casi si tratta di auto-citazioni: è stata ad esempio la scelta del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che si è dichiarato «pronto a fare nomi e cognomi anche qui su #threads». Ma ha optato per questa strategia anche Laura Pausini, che ha annunciato: «Lo tengo como todas!», parafrasando l’urlo che lanciò dal palco di un concerto a Lima nel 2014. E se Francesco Facchinetti decide di dedicare i suoi primi caratteri alla hit che lo rese celebre (scrivendo «porta in alto la mano»), Donatella Versace ironizza sul commento che lasciò sotto un post della modella Bella Hadid sulla Palestina, diventato un meme per la sua sconclusionatezza: «Donatella VERSACE» (con l’aggiunta di un cuore viola).


Ma c’è anche chi ha portato un po’ più di serietà: «Vediamo se almeno qui le parole patrimoniale ed ecologia non suonano come bestemmie», ha scritto ad esempio Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana. «Molto bello il messaggio di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale pubblicato oggi», riflette invece con i suoi nuovi followers il teologo Vito Mancuso, mentre Matteo Renzi ha voluto «dedicare il suo primo thread alla battaglia per il garantismo». «Lottiamo anche qui», promette poi il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan.


Di poche, didascaliche parole anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Da oggi potete seguire i miei aggiornamenti anche su Threads». Un po’ più frizzante Luca Zaia, che ricorre al dialetto veneto per dare un «Benvegnui» a tutti. Il suo omologo campano Vincenzo De Luca invece non adotta per l’occasione i consueti toni coloriti, ma scrive stringatamente: «Un saluto a tutti gli amici di threads». «Anche su Threads… un saluto», fa eco la senatrice dem Beatrice Lorenzin.

Giocano invece sui doppi sensi i Maneskin, annunciando maliziosamente: «Honey, we came». Mentre Chiara Ferragni traspone il suo classico saluto mitologico, metà italiano metà inglese: «Ciao guys, welcome to Threads!». E se Fiorello si dà il benvenuto da solo, Tiziano Ferro coglie l’occasione per augurare un Natale di pace e gioia, mentre i profili ufficiali di Juventus e Milan salutano i tifosi. E poi c’è chi, come Tommaso Zorzi, lancia un monito: «Se state per scrivere str*nzate, vi prego tornate su Twitter.»

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