Il ministro Crosetto e la casa gratis dall’amico imprenditore: «Non pago perché ci sono lavori in corso»

Carmine Saladino: il contratto fatto a novembre con la speranza di finire i lavori entro l’anno. Purtroppo i tempi si sono allungati

Il ministro Guido Crosetto attualmente abita in un attico e superattico da 220 metri quadri in un comprensorio in zona Aurelia a Roma. È lì da quattro mesi con la moglie Graziana Saponara detta Gaia e i figli. Ma non paga l’affitto, fa sapere oggi il Fatto Quotidiano. La casa appartiene a un imprenditore della cybersecurity che si chiama Carmine Saladino. Che doveva ristrutturarla, ma i lavori sono durati troppo. Per questo gli ha abbuonato il pagamento dell’affitto. Mentre il ministro ha pagato quello della vecchia casa, fino a ottobre scorso. Il quotidiano spiega che c’era un contratto di possesso e legittima detenzione. E Crosetto non ha versato nulla perché la colpa dei disagi è del locatore.


Disagio a un amico

Saladino spiega che i lavori dell’immobile sono ancora in fase di ultimazione. Per questo il ministro non paga l’affitto: «Il contratto è stato fatto a novembre con la speranza di finire i lavori a fine anno. Purtroppo i tempi si sono allungati e sto creando disagio a un amico. L’imprenditore è presidente e socio del gruppo Maticmind, che gestisce appalti con la pubblica amministrazione e ha un fatturato di 409 milioni di euro. Compresi quelli del ministero della Difesa. Che però sono stati ottenuti tempo addietro. Nel suo azionariato ci sono Cassa Depositi e Prestiti e il fondo americano CVC (primo azionista). Secondo Saladino non ci sono problemi di opportunità: «Maticmind è un’azienda nazionale che lavora da oltre 30 anni con successo e professionalità. Non ha bisogno di niente per competere in un mercato dove si agisce con gare pubbliche e regolate dal codice degli appalti».


5 mila euro al mese

E spiega: «Ad ogni modo da giugno hanno iniziato a portare le loro cose in un garage della mia proprietà. Loro sono arrivati a settembre ma si sono dovuti accampare perché c’erano ancora i lavori. E mi risulta che abbiano pagato – cioè un canone di 5 mila euro al mese, ndr –per la sua vecchia casa fino a novembre. Quindi non ha risparmiato nulla. Mi sembrano illazioni pretestuose e abbiamo una cospicua caparra che i signori mi hanno consegnato quando hanno avuto il possesso e detenzione della casa». A novembre il Fatto aveva parlato di una vicenda di intercettazioni che riguardava Maticmind e Crosetto. Il contratto di affitto tra Saladino e Crosetto è stato firmato qualche tempo dopo. L’immobile da 220 metri quadrati con box e cantine è stato affittato da Carmine Saladino con un contratto preliminare nel settembre 2021.

L’affitto e l’acquisto

Poi il figlio dell’imprenditore l’ha comprato nel settembre 2022 per 2 milioni e 255 mila euro più Iva. Crosetto comincerà a pagare l’affitto a gennaio 2024. Anche se è lì da settembre 2023. Finora ha versato solo una caparra a ottobre. Perché, spiega al Fatto il responsabile della Difesa del governo Meloni, «fino a ottobre ho pagato l’affitto al proprietario del precedente appartamento. Le cose sono andate così: a luglio mia moglie ha firmato una scrittura privata di possesso e detenzione, è un atto scritto dagli avvocati. Vuol dire che puoi tenere l’alloggio finché non finiscono i lavori. A questo atto ha fatto seguito, a novembre, quello di affitto». Dice che ha cambiato casa per scelta di sua moglie, e che come ministro avrebbe diritto a un alloggio della Difesa.

I lavori

I lavori prevedono «piastrellare i terrazzi, la copertura sul terrazzo della cucina, le prese elettriche erano inoltre finte perché era una casa campione, l’impianto idraulico, l’impianto elettrico e l’antenna della tv non funzionavano. Un conto è averla, un conto è usarla». Dice che Saladino ha anche 60 mila euro di fidejussioni per l’affitto annuo. E su Saladino conclude: «Noi siamo amici. In tutto ciò io gli ho versato una caparra. Saladino al massimo non mi sta facendo pagare due mesi. A settembre sono stato costretto a trasferirmi accampato in casa, quindi io non ci trovo niente di strano».

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