Parla Alex Batty, il 17enne ritrovato dopo 6 anni. La lettera alla madre dopo la fuga: «Così ho mentito per non farla arrestare»

Il racconto del ragazzo che ha passato gli ultimi sei anni in una comunità nomade in giro per l’Europa con la madre e il nonno

«Ho mentito sui dettagli della mia fuga per proteggere mia madre e mio nonno dalla polizia». È solo una delle tante rivelazioni di Alex Batty, il 17enne scomparso quando aveva 11 anni durante una vacanza in Spagna e che ha passato gli ultimi sei anni in una comunità nomade in giro per l’Europa con la madre e il nonno. Per la prima volta da quando si è consegnato alla polizia francese, il giovane ha rilasciato un’intervista esclusiva al The Sun raccontando che i dubbi sullo stile di vita nomade ha iniziato ad averli quando aveva 14 o 15 anni. E che a portarlo a lasciare i Pirenei francesi sono state le sue ambizioni.


L’ambizione di fare l’ingegnere

Il 17enne, che quando è scomparso era sotto la tutela legale della nonna, è stato rintracciato mentre camminava lungo una strada in Francia. E ora è stato nuovamente affidato alle cure della sua tutrice ad Oldham. Al tabloid inglese rivela che ha sempre avuto dei dubbi sulla fuga per il nomadismo, ma che un anno fa si sono acuiti particolarmente quando ha capito che il suo sogno di diventare ingegnere non si sarebbe mai realizzato con questa vita. «Se fossi rimasto con mia madre la mia vita sarebbe stata zero spostamenti, niente amici, niente vita sociale. Lavorare, lavorare, lavorare e non studiare». Uno stile di vita che di fatto ha contribuito a creare un senso di isolamento sociale anche durante la sua adolescenza. Nel 2018, la nonna di Alex, Susan Caruana, aveva già rivelato i suoi primi sospetti alla BBC, dicendo di credere che la madre e il nonno di Alex lo avessero condotto a vivere con una comunità spirituale in Marocco.


La fuga dalla madre e dal nonno

Per questo motivo, un anno fa ha iniziato a progettare la sua fuga e all’inizio di dicembre è riuscito a scappare, senza dire nulla alla madre perché consapevole che sarebbe stata contraria al suo desiderio di ritornare in Inghilterra «Non era aperta a nessun’altra opinione, mentre mio nonno era più flessibile». Per nascondere la sua fuga, il 17enne ha pianificato la storia di un viaggio di quattro giorni, sperando che questo avrebbe impedito alla polizia di localizzare sua madre e suo nonno, temendo che potessero essere accusati di rapimento di minore. «Ho mentito nel tentativo di proteggere mia madre e mio nonno, ma sono consapevole che potrebbero essere rintracciati comunque. Non mi sono perso, sapevo esattamente dove stavo andando», ha precisato, descrivendo il suo reale itinerario come un’escursione di due giorni: prima in direzione della città di Quillan, fingendo di cercare indicazioni, e poi verso Tolosa.

Il ritrovamento

Dopo essere stato individuato lungo una strada ai piedi dei Pirenei francesi, vicino a Tolosa, durante le prime ore di una mattina piovosa, Alex è stato preso da un fattorino. Il conducente, Fabien Accidini, uno studente farmaceutico francese, ha riferito che Alex ha raccontato di aver attraversato i Pirenei per quattro giorni e quattro notti, camminando principalmente di notte e dormendo di giorno per non essere beccato. E che, disponendo solo di 100 euro in contanti e senza un telefono cellulare, si stava dirigendo verso Tolosa e si procurava il cibo dai campi e dagli orti lungo il percorso. Il fattorino ha portato il giovane adolescente a Revel, appena fuori Carcassonne, dove è stato consegnato alle autorità locali, le quali hanno verificato la sua identità e lo hanno condotto a Tolosa, organizzando il suo ritorno nel Regno Unito.

La lettera alla madre prima dell’addio

Prima di andarsene, però, ha scritto una lettera alla madre. «Ciao mamma, desidero che tu sappia che ti amo moltissimo. Sono estremamente grato per la vita che mi hai dato in questi anni. Non preoccuparti per te, sono sicuro che non ti troveranno. E non preoccuparti per me, sai che posso prendermi cura di me stesso. Ti amo profondamente. Per favore, non essere arrabbiata con me. Alex»

Il ritorno dalla famiglia: «Ora sono felice»

Ora il giovane Alex è tornato nella sua famiglia britannica. Un ritorno emozionante: «Sono stato così felice di rivedere l’altro mio nonno. Quando ho potuto riabbracciare mia nonna, ho tremato». Ora, fa sapere, la sua ambizione è quella di frequentare il college, proseguendo gli studi di francese e informatica. «Mi concentrerò nello studio e nel recuperare il tempo perso», ha concluso.

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