C’è stata vita su Marte? Nuovi indizi dall’ultima scoperta della Nasa: «L’acqua scorreva così forte da trasportare rocce grandi come auto»

Una delle missioni principali del rover Perseverance è cercare potenziali segni di vita passata su Marte, e pare lo stia facendo nel posto adatto

«Si ritiene che i massi arrotondati visti qui siano stati trascinati nel cratere Jezero, che Perseverance sta esplorando, da forti acque alluvionali miliardi di anni fa». Il “qui” di cui si parla è Marte e la novità descritta dalla Nasa è gigantesca. Da tempo è noto che sul pianeta rosso, un tempo, c’è stata dell’acqua, e che molto probabilmente sotto la sua superfice c’è del ghiaccio, ma fino ad ora nulla suggeriva che ce ne sia stata talmente tanta da generare inondazioni così forti da smussare gli angoli delle rocce facendoli diventare dei ciottoli, alcuni dei quali sono grandi come un’automobile. «Ciò è avvenuto durante uno dei tre periodi principali che gli scienziati hanno identificato nello sviluppo del sistema lacustre e fluviale che occupava Jezero in passato», si legge ancora nel comunicato dell’agenzia spaziale statunitense.


La ricerca della vita

Circa 3,5 miliardi di anni fa, quindi, secondo la nuova scoperta l’acqua scorreva attraverso una pianura marziana chiamata Isidis Planitia prima di entrare nel cratere. E lo faceva in maniera sufficientemente vigorosa da trasportare i massi che si vedono nella foto. Una delle missioni principali del rover Perseverance è cercare potenziali segni di vita passata su Marte. Attualmente non ci sono ancora prove che la vita sia effettivamente esistita sul pianeta rosso. Ma se microorganismi si fossero mai evoluti sul pianeta, il cratere Jezero sarebbe stato il posto ideale. Un tempo ospitava ruscelli, fiumi e un lago di 35 chilometri di diametro. La vita potrebbe aver prosperato nei terreni umidi di questa regione, in modo simile a come ha fatto miliardi di anni fa sulla Terra.


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