Kata rapita per vendicare gli abusi su un’altra bambina, l’ultima ipotesi sulla scomparsa della bambina a Firenze

La nuova pista su cui indaga la procura, a oltre sei mesi dalla scomparsa della bambina peruviana

Spunta una nuova pista sul caso della piccola Kataleya Alvarez, la bambina di 5 anni scomparsa lo scorso giugno dall’ex Hotel Astor di Firenze, teatro di scontri e violenza tra due clan di peruviani e uno di rumeni. Secondo quanto riporta la Repubblica, nei giorni o nelle settimane precedenti alla misteriosa scomparsa della piccola Kata, si sarebbe consumato un abuso sessuale su una giovanissima occupante dello stabile. Questo è quanto sarebbe emerso da alcune testimonianze, secondo cui l’autore della violenza sarebbe una persona vicina alla bimba peruviana. Se questo scenario dovesse essere confermato, scrive la Repubblica, il sequestro di Kata non sarebbe altro che una vendetta personale nei confronti di un familiare della bambina.


L’ipotesi di una violenza sessuale aveva iniziato a circolare fin dai primissimi giorni successivi alla scomparsa della bambina di 5 anni. Nessuno però aveva confermato la circostanza, con gli inquirenti che hanno spostato la propria attenzione sulla pista di una possibile ritorsione legata al racket degli affitti. Con il passare del tempo, le indagini hanno continuato a seguire anche altri fronti, che sembrano puntare ancora una volta – precisa la Repubblica – sul contesto familiare. A novembre sono stati ascoltati in procura Abel Argenis Vasquez, fratello della madre Katherin, e Marlon Edgar Chicclo, uno dei fratelli del padre. Assieme ai due zii, i pm hanno parlato con il boss dell’Astor, Carlos Palomino De La Colina. A loro si aggiungono altri tre indagati – due cugine peruviane e un cittadino romeno – che sono stati ripresi con borsoni e trolley fuori dall’Astor in momenti giudicati compatibili con la scomparsa di Kata.


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