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Concetta Russo uccisa a Capodanno, il nipote confessa: «Pensavo che la pistola fosse scarica». Cosa è successo dopo lo sparo

02 Gennaio 2024 - 14:02 Redazione
L'uomo si trova in carcere con l'accusa di omicidio colposo, detenzione e porto d'arma da fuoco e ricettazione. L'arma che aveva comprato prima di Capodanno risulta rubata

Era convinto che la pistola fosse scarica Gaetano Santaniello, arrestato per la morte di sua zia Concetta Russo, morta la mattina di Capodanno all’ospedale Cardarelli di Napoli dopo essere stata colpita da un proiettile la notte di San Silvestro. Santaniello ha ammesso ai carabinieri di aver usato l’arma durante i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, quando si trovava con la famiglia nella sua casa di Afragola. Ma ha detto che il colpo è partito per errore. Come ha confermato il comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Castello di Cisterna, Andrea Coratza, l’uomo ha spiegato di aver comprato l’arma, una Beretta modello 84F, poco prima di Capodanno, ma non ha ancora rivelato da chi e dove. Santaniello si trova ora in carcere con l’accusa di omicidio colposo, detenzione e porto d’arma da fuoco e ricettazione.

La reticenza della famiglia

Agli inquirenti, il 45enne ha raccontato che quella sera aveva anche estratto il caricatore e snocciolato i proiettili prima di mostrarla ai parenti presenti in casa. All’improvviso però dall’arma che aveva in mano sarebbe partito un colpo, che secondo gli inquirenti potrebbe essere quello rimasto in canna e di cui Santaniello non si sarebbe accorto. Il proiettile ha ferito alla stessa Concetta Russo, moglie del fratello di suo padre. Dopo la chiamata fatta al 118, i familiari hanno dato indicazioni vaghe ai carabinieri su che cosa fosse accaduto alla donna. Finché il marito della vittima ha deciso di rivelare l’effettiva dinamica dell’accaduto. Mentre Santaniello stava raggiungendo l’ospedale al seguito dell’ambulanza che trasportava sua zia, avrebbe provato a liberarsi dell’arma, risultata poi rubata. L’uomo l’ha quindi lanciata dall’auto in corsa, quando è passato vicino al cimitero di Afragola, poco distante da uno degli svincoli che portano a Napoli.

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