Stop ai ricoveri programmati a Napoli, «afflusso enorme» di pazienti per Covid e influenza: richiamati i medici fuori servizio

Tornano misure anti Covid più stringenti negli ospedali napoletani, alle prese con un’ondata di casi di pazienti nei pronto soccorso

Troppi i casi di influenza e Covid per gli ospedali napoletani, costretti a sospendere quasi tutti i ricoveri programmati per «tenere testa all’enorme afflusso di pazienti in pronto soccorso». A partire dal 3 gennaio, l’Unità di Crisi messa in piedi dalla direzione della Asl Napoli 1 ha deciso di bloccare per gli ospedali di propria competenza tutti i pazienti che avevano previsto di ricoverarsi. Le uniche eccezioni sono riservate ai pazienti con patologie oncologiche, che seguono quindi terapie e necessitano di interventi non differibili.


Richiamati i medici in «pronta disponibilità»

Lo stop ai ricoveri però rischia di non essere sufficiente per evitare che la congestione sui posti letto si aggravi. Altra misura presa dalla Asl è stata dimettere appena possibile tutti i pazienti che possono proseguire le cure a casa. Per alleggerire la pressione sui pronto soccorsi, la Asl ha imposto il trasferimento dei pazienti ancora ricoverati nel reparto di arrivo in «ogni singola Unità operativa aziendale, ricorrendo anche all’utilizzo di posti tecnici aggiuntivi rispetto alla dotazione di posti letto ordinari». Richiamati poi in servizio tutti i medici e infermieri in «pronta disponibilità». Intanto è stato riaperto un reparto straordinario di 50 posti letto all’Ospedale del mare.


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