Salone del Libro, il ministro Sangiuliano: «Basta squadristi, sarà di tutti»

Il ministro della Cultura a La Stampa: «Sarà un Salone plurale, aperto, democratico, dove chiunque possa esporre le proprie idee»

Sul Salone del libro di Torino diretto da Annalena Benini, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si aspetta «un Salone plurale, aperto, democratico, dove chiunque possa esporre le proprie idee. Il confronto arricchisce sempre. Non come è avvenuto con l’azione squadrista che impedì al ministro Roccella di presentare il suo libro». Per Sangiuliano, che oggi parla in un’intervista su La Stampa, «non ha senso pensare ad un’egemonia culturale della destra da sostituire a quella di sinistra. Non ci sono casematte da assaltare. C’è da garantire una cultura aperta e plurale, dove chiunque parli liberamente, senza censura e pregiudizi. Tutti abbiano la libera possibilità di mostrare capacità e misurarsi superando consorterie e ‘amichettismo’». «Siamo i primi in Europa nella capacità di spesa dei fondi del Pnrr» e in un anno «abbiamo messo in moto centinaia di progetti, ciascuno rilevante per il suo territorio, che spesso languivano nei cassetti» ha spiegato il ministro, facendo vari esempi, dalla Biennale a Pompei. Una parte della riforma del ministero della Cultura sottolinea Sangiuliano «è già operativa, i musei autonomi sono passati da 44 a 60, con la creazione di nuovi poli e tre sono stati promossi in prima fascia. Tra poco andranno in selezione i posti per i direttori».


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