Bollette gas, come prepararsi all’uscita da mercato tutelato: come confrontare le offerte e cosa succede a chi non sceglie in tempo

Potranno rimanere nel regime tutelato i clienti considerati vulnerabili, dagli over 75 ai soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92

Da mercoledì 10 gennaio chi è ancora del mercato tutelato del gas dovrà ufficialmente entrare nel mercato libero. Il Giorno oggi, 8 gennaio, ha pubblicato una breve guida per gli utenti: innanzitutto, chi non sa in che categoria rientra la sua fornitura, può controllare sulla sua bolletta del gas. Il documento infatti riporta due diverse diciture: «servizio di maggior tutela» oppure «mercato libero». Chi appartiene alla prima categoria, ovvero quella del mercato tutelato, potrà rimanervi solo se rientra fra i clienti considerati vulnerabili: gli over 75, i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92, chi vive in condizioni economicamente svantaggiate, chi a causa di gravi condizioni di salute ha bisogno di apparecchiature alimentate dall’energia elettrica, chi vive in una struttura emergenziale in seguito a eventi calamitosi e chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa.


Il passaggio al mercato libero

Per passare al mercato libero, invece, bisogna innanzitutto fare un’attenta valutazione delle diverse offerte. Dopodiché, arriva il momento della stipula del contratto, online o contattando il servizio clienti del gestore scelto. Chi non si mette in moto per tempo, subirà un passaggio automatico a una fornitura di gas, alle condizioni stabilite dall’Autorità per l’energia (offerta Placet). Stesso meccanismo che verrà applicato, a partire da luglio, alle utenze luce: il passaggio automatico sarà al servizio di tutele graduali (Stg), con durata triennale (fino al 2027).


Il passaggio al mercato libero, in ogni caso, è possibile in ogni momento. Se si vuole avere un quadro delle tariffe per scegliere la più conveniente, è possibile consultare il portale ufficiale e indipendente di Arera. Difficile decretare a priori se il passaggio al mercato libero graverà sulle tasche dei contribuenti più di quanto avveniva con il tutelato. Chi, infine, decide di cambiare fornitore e ha la domiciliazione bancaria delle bollette, dovrà premurarsi di cambiarla: il rischio, altrimenti, è quello di ritrovarsi bollette non pagate per errore.

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