Belluno, abbattuto con un flessibile l’autovelox «più temuto d’Italia». Il comune: «Metteremo una telecamera»

Il rilevatore di velocità, che sul Passo Giau (Dolomiti) produce ogni anno mezzo milione di euro di multe, verrà ripristinato

L’autovelox più temuto d’Italia non è più in funzione, almeno per ora. Nei giorni scorsi, il rilevatore della velocità installato sul Passo Giau, sulle Dolomiti, è stato segato in due con un flessibile. La tecnica in realtà non è nuova, considerato che a Rovigo di casi simili se ne sono visti più di una decina. Al punto che si è cominciato a parlare di un certo «Fleximan», esaltato come una sorta di eroe sui social per essere riuscito negli ultimi mesi ad abbattere i pali degli autovelox. Il fenomeno si è allargato ora anche alla provincia di Belluno e ha avuto come vittima proprio il rilevatore di velocità più temuto di tutta Italia, che produce mezzo milione di euro di multe ogni anno.


Dopo l’episodio della scorsa notte, si indaga contro ignoti per danneggiamento di proprietà pubblica. Intanto arriva anche la reazione del comune di Colle Santa Lucia: «La volontà è quella di tutelare gli interessi del Comune e poter individuare l’autore del deprecabile gesto da parte delle forze dell’ordine», ha spiegato il sindaco Paolo Frena, che ha sporto denuncia in questura. «L’amministrazione comunale – ha aggiunto il primo cittadino – si attiverà comunque da subito per ripristinare nel più breve tempo possibile la strumentazione di controllo e valuterà anche l’installazione di un impianto di videosorveglianza affinché situazioni del genere non si verifichino più in futuro». Insomma, l’autovelox resta. E nel futuro sarà dotato anche di telecamera per contrastare altri aspiranti «Fleximan».


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