Voragine nel solaio durante il ricevimento, i proprietari dell’ex convento: «Un incidente tragico e imprevedibile»

L’Asl Toscana Centro ha attivato il protocollo di emergenza per prestare soccorso a decine di feriti: la Procura indaga per lesioni colpose

«Siamo attoniti e sgomenti, è stato un tragico e imprevedibile evento. Non riusciamo a comprendere come sia accaduto». Le famiglie Tonti e Fabbrini, proprietarie del Convento di Giaccherino di Pistoia dove sabato 13 gennaio è crollato il solaio inghiottendo decine di invitati a una festa di matrimonio, hanno reso pubblico un messaggio di vicinanza alle famiglie degli sposi e agli ospiti presenti nella struttura al momento dell’incidente. La Procura di Pistoia, che ha sequestrato l’ex convento adibito a location per cerimonie, dovrebbe aprire un’indagine per lesioni colpose. L’ex convento di Giaccherino risale ai primi anni del ‘400 e fino a una ventina di anni fa ha ospitato una comunità di frati francescani. Dal 2005 è stato ceduto alla attuale proprietà che lo ha restaurato e destinato a location per eventi e cerimonie. I carabinieri hanno già acquisito i documenti con le autorizzazioni e le perizie sulla stabilità dell’immobile, nei prossimi giorni verranno eseguite ulteriori verifiche tecniche e strutturali. Le immagini della voragine che si è aperta nella sala da ballo potevano far pensare a un incidente di proporzioni ben maggiori, ma fortunatamente nessuno degli ospiti è in pericolo di vita.


Al momento del crollo, intorno alle 19, erano rimasti 60 ospiti sugli oltre 200 invitati. I neo-sposini hanno trascorso la loro prima notte di nozze in ospedale: «Abbiamo avuto molta paura», hanno dichiarato all’uscita dal San Jacopo di Pistoia. Ed è a loro che hanno scritto le famiglie proprietarie dell’ex convento.« Desideriamo essere vicini ai due giovani sposi e alle famiglie coinvolte in questa tragedia che ha scosso tutti noi e il personale che lavora nella struttura», hanno dichiarato, «siamo a completa disposizione della magistratura e delle autorità affinché sia fatta chiarezza. Desideriamo ringraziare sentitamente il personale del 118, i vigili del fuoco e tutte le forze dell’ordine, assieme al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e agli assessori, per il pronto intervento nel luogo dell’evento».


Attivato il piano di emergenza

È l’Asl Toscana Centro a raccontare come ha affrontato l’emergenza, dopo le numerose telefonate ricevute dai soccorritori subito dopo il crollo. «Al momento, dalle notizie giunte dai diversi presidi ospedalieri, restano complessivamente 28 le persone ricoverate», hanno aggiornato le autorità sanitarie in serata. Diversi i feriti gravi ma non in pericolo di vita: un uomo è ricoverato a Lucca in rianimazione in prognosi riservata, un altro in terapia intensiva a Prato, e un ragazzo e una ragazza al Careggi di Firenze in buone condizioni ma con prognosi riservata. Numerose persone sono già state dimesse, con traumi e fratture di minore entità, compresi i due sposi, mentre una donna incinta al San Jacopo di Pistoia è in buone condizioni ma sotto osservazione. «Nell’arco di una ventina minuti sono state rese disponibili tre sale operatorie e attivate le relative équipe chirurgiche e ortopedica; predisposti quattro letti aggiuntivi di terapia intensiva e allestiti ulteriori quattro letti operatori e rese disponibili, sempre in pronto soccorso, tre sale rosse per accogliere i codici rossi e disposto un aumento di 26 posti letto dedicati ad accogliere i feriti che sarebbero sopraggiunti», ha dichiarato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del San Jacopo e della rete ospedaliera aziendale, parlando dell’attivazione del Piano di emergenza interno di massiccio afflusso, «tutto questo è stato possibile grazie alla presenza del personale medico e infermieristico che si è prontamente presentato in servizio con una disponibilità di ulteriori 25 infermieri e 12 operatori sanitari, oltre al personale medico della medicina d’urgenza».

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