«Fleximan» colpisce anche in Lombardia: abbattuto un autovelox nel Cremonese

Le condotte sono punibili almeno con il reato di danneggiamento

Nove in Veneto, uno in Piemonte e, ora, anche uno in Lombardia. È la conta degli autovelox piazzati in strade Comunali o Statali colpiti da raid notturni. L’ultimo rilevatore di velocità abbattuto, che sarebbe dovuto entrare in funzione a giorni, scrive il Corriere della Sera, è stato ritrovato sabato 13 gennaio sulla Statale Asolana, in provincia di Cremona. La tecnica di abbattimento in realtà non è nuova, considerato che in Veneto di casi simili se ne sono visti circa una decina. Per la stampa locale, il vandalo è ormai noto come «fleximan». Eppure, il sospetto degli inquirenti è che dietro i raid ci sia una banda, impegnata dalla scorsa primavera a eliminare gli autovelox nella zona del Polesine.


«Reato di danneggiamento e risarcimento del danno»

L’11 gennaio scorso il rilevatore di velocità installato sul Passo Giau, sulle Dolomiti, definito il più temuto d’Italia poiché produce mezzo milione di euro di multe ogni anno, era stato segato in due con un flessibile. «Il clima è davvero pericoloso e c’è una pesante escalation – spiega al quotidiano di Milano, Luigi Altamura, comandante della Municipale di Veronae nel coordinamento delle polizie locali di Anci – perché si dimentica che, in Italia, la terza causa di incidenti gravi è la velocità. Noi cerchiamo di prevenire anche con gli autovelox». Per il docente di diritto penale dell’Università Cattolina di Milano, Francesco Centonze, ci sono inoltre «robusti argomenti per ritenere queste condotte punibili almeno con il reato di danneggiamento che prevede sino a tre anni di carcere e non mi sorprenderebbe se le procure si orientassero in questa direzione. Inoltre, il condannato dovrà risarcire il danno causato», conclude. 


Foto copertina: ANSA/MICHELE GALVAN | Immagine d’archivio

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