Cosenza, dirigente scolastico aggredito dal genitore di un’alunna. Valditara: «Episodio grave e inaccettabile»

L’uomo era andato al liceo scientifico Scorza per discutere riguardo la destinazione della figlia nel progetto scuola-lavoro

Il padre di una studentessa del liceo scientifico Scorza di Cosenza si è recato a scuola per discutere con il dirigente scolastico riguardo la destinazione della figlia nel progetto scuola-lavoro. Ma la discussione è finita a schiaffi: ad essere aggredito è stato il dirigente scolastico Aldo Trecroci, che ricopre anche la carica di consigliere comunale a Palazzo dei Bruzi. Una violenza provocata da una lite: dopo il colpo, Trecroci sarebbe finito a terra. Si sarebbe in seguito recato, secondo quanto ricostruisce il Quotidiano del Sud, in ospedale e poi in Questura per sporgere denuncia.


Il commento di Valditara

Un episodio «grave e inaccettabile» che è stato così commentato dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara: «Esprimo la mia solidarietà al dirigente del liceo ‘Scorza’ di Cosenza, aggredito da un genitore. È un fatto che potrebbe costituire anche un danno di immagine per lo Stato. Ho già provveduto in tal senso a chiedere all’Avvocatura dello Stato di accertare se sussistano i presupposti per esercitare un’eventuale azione di risarcimento contro l’autore dell’aggressione. I dirigenti, i docenti e tutto il personale delle nostre scuole vanno rispettati, e tutti devono sapere che lo Stato è con loro contro ogni aggressione».


Anche il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha voluto esprimere solidarietà e vicinanza a Trecroci: «L’episodio di aggressione al dirigente Trecroci da parte di un genitore è l’ennesimo che si registra. Ciò conferma, purtroppo, che nella società attuale anche e soprattutto la famiglia sta attraversando un momento di crisi profonda in cui è sminuito il compito educativo genitoriale. In questo contesto di estrema fragilità, in cui si interrompe la sinergia e la collaborazione fattiva tra scuola e famiglia, indispensabile per creare una società sempre più solidale e progredita, a farne le spese sono i nostri bambini ed i nostri giovani, che hanno bisogno di avere punti di riferimento importanti per diventare donne e uomini liberi e consapevoli. Questo è il mio cruccio più grande».

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