Bari, il fratellastro di Antonio Cassano arrestato per furti in casa e auto. Faceva il tiktoker “Giovanni u curt” da capo della banda – Il video

Otto arresti nella banda che faceva colpi da 300mila euro. Le accuse sui fermati variano dalla ricettazione, falso fino alla tentata rapina

Giovanni Cassano, fratellastro dell’ex calciatore, è stato arrestato, assieme ad altre sette persone, dalle Forze dell’Ordine a Bari. Pregiudicato, già detenuto per altra causa a Taranto, si trovava al vertice dell’organizzazione che compiva furti in abitazioni e auto. Su TikTok, secondo quanto riferisce il Messaggero, pubblicava diversi video con lo pseudonimo “Giovanni u curt'”. Le accuse sui fermati variano dalla ricettazione, falso e violazione della sorveglianza speciale fino tentata rapina in abitazione, furti di e su auto. La cassa dell’organizzazione era di circa 110mila euro in contanti, denaro trovato dai carabinieri e contenuto in un borsone.


@giovannicassanoucurt

♬ suono originale – Salvo Randazzo

Il sistema

«I furti in casa non hanno solamente una valenza economica, ma costituiscono un vero trauma per chi li subisce, perché colpiscono l’intimità e una parte importante della vita delle persone», ha detto il procuratore di Bari, Roberto Rossi, nel corso della conferenza stampa. Tre sono le persone in carcere, cinque ai domiciliari. «Gli indagati, che operavano per ‘batterie’, seguivano le vittime per cercare di coglierne le abitudini in modo da capire come e quando agire», ha raccontato il colonnello Dario Mineo, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Bari. «Una delle vittime, ad esempio, aveva un’attività commerciale e ne hanno colto abitudini e spostamenti avvicinando uno dei suoi dipendenti», ha aggiunto Mineo. Per la precisione un negozio di ferramenta che, grazie al servizio di duplicazione delle chiavi, permetteva di poter entrare negli appartamenti senza fare troppo rumore. I furti in casa avvenivano solitamente quando i proprietari non erano presenti ma il comandante della compagnia di Monopoli, Massimo Pignataro, ha ricordato che «in un’occasione, trovando le vittime in casa, le hanno bloccate e minacciate per portare a termine il colpo». Sono circa 20 gli episodi di furti e rapine contestati. In un colpo la banda riuscì a rubare 300mila euro da una cassaforte.


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