Superbonus, intesa bipartisan per una proroga di due mesi della detrazione al 110%: chi potrà richiederla se viene approvata

Pd, Fratelli d’Italia e gruppo misto hanno presentato tre emendamenti identici anche per alzare da 15mila a 25mila il tetto del contributo riservato ai redditi bassi

C’è una proposta bipartisan per prorogare di almeno due mesi il Superbonus 110%, introdotto dal governo Conte e mandato in soffitta dal governo Meloni. Partito democratico, Fratelli d’Italia e il gruppo misto hanno presentato tre emendamenti identici per prorogare la detrazione al 110% per i condomini che al 31 dicembre 2023 hanno effettuato lavori «per almeno il 70% dell’intervento complessivo». La norma riguarda le abitazioni che hanno iniziato i lavori sia nel 2022 che nel 2023 ed estende la detrazione del 110% «fino al sessantesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore della legge di conversione» del decreto. Altri tre emendamenti identici – presentati sempre da Pd, FdI e Misto – chiedono di alzare da 15mila a 25mila il tetto del reddito per poter beneficiare del contributo riservato ai redditi bassi per le spese sostenute tra gennaio e ottobre 2024.


Nell’ultimo Consiglio dei ministri del 2023, il governo aveva varato un decreto ad hoc sul nuovo Superbonus, che istituiva tra le altre cose proprio un contributo per i redditi medio-bassi, con tetto fissato a 15mila euro. L’esecutivo ha confermato inoltre la volontà di portare avanti la misura di incentivo alle ristrutturazioni degli edifici anche nel 2024, ma con regole profondamente diverse rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti. Chi sostiene spese di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli edifici potrà chiedere una detrazione del 70%, e non più del 110%.


Foto di copertina: ANSA/Luca Zennaro

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