Il liceo del Made in Italy parte in sordina, 92 scuole preparano il nuovo indirizzo: in testa Sicilia e Lombardia

Dal 23 gennaio i genitori potranno iscrivere i figli sulla piattaforma Unica del ministero dell’Istruzione e del Merito

Sotto in tutto 92 i licei che avranno il nuovo indirizzo Made in Italy. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha tirato le somme alla vigilia dell’apertura delle iscrizioni per le famiglie. Domani 23 gennaio i genitori interessati potranno scegliere questo nuovo indirizzo per i figli sulla piattaforma Unica del Ministero. Il nuovo liceo, nato da un’idea del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e quello del Made in Italy Adolfo Urso, vuole essere uno spazio in grado di ridurre il gap tra le competenze fornite dalla scuola e quelle richieste dal mondo del lavoro, soprattutto nel settore dell’imprenditoria nazionale. Si tratta, però, di una novità che sembra non aver convinto molte scuole e che ha trovato l’ostilità dei sindacati con la Flc Cgil che nei mesi scorsi ha più volte invitato gli istituti scolastici a «evitare l’introduzione del Liceo del made in Italy».


Le regioni coinvolte

Non tutte le scuole possono istituire il liceo del Made in Italy, bensì solo quelle che erogano già l’indirizzo scienze umane opzione economico-sociale. I due corsi, infatti, hanno materie sostanzialmente simili nel biennio, mentre variano nel triennio. Delle 92 scuole che hanno attivato il nuovo liceo, 17 sono in Sicilia, 12 in Lombardia e nel Lazio, 9 in Puglia, 8 nelle Marche e in Calabria, 6 in Abruzzo, 5 in Toscana, 3 in Liguria, Piemonte e Veneto, 2 in Molise e 1 in Basilicata, Emilia-Romagna, Sardegna e Umbria. In una nota il ministero dell’Istruzione precisa che questo elenco «non comprende le 22 scuole per cui la Regione Campania non ha ancora autorizzato l’avvio del liceo del Made in Italy». E fa sapere che nel resto d’Italia, sono 6 gli istituti scolastici che avevano fatto domanda, ma sono stati ritenuti non idonei nei requisiti.


Le tensioni con i sindacati

I numeri non sono di certo esorbitanti, ma il ministro Valditara si dimostra soddisfatto e parla di «un risultato importante se si considerano i tempi stretti a disposizione delle scuole». Nelle scorse settimane sono stati diversi i dirigenti che hanno lamentato una tempistica troppo ristretta per valutare e poter introdurre il nuovo indirizzo. La nota con le indicazioni per l’attivazione del liceo è arrivata solo il 28 dicembre, nel pieno delle festività natalizie. Senza contare che i sindacati hanno più volte denunciato «convocazioni dell’ultima ora per sottoporre nuovamente ai collegi l’adesione al liceo del Made in Italy», demolendo così la fiducia e il «trionfalismo» che il ministro ha sempre manifestato versi i grandi numeri che l’indirizzo avrebbe – a suo dire – raccolto.

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