A caccia di Fleximan, controlli a tappeto su migliaia di targhe: le indagini dei carabinieri

Sulle tracce dell’abbattitore seriale di autovelox che ha già colpito quattro regioni

Fleximan non può scappare per sempre. O almeno questo è quello che pensano i carabinieri che stanno indagando sull’abbattitore seriale di autovelox. Ad oggi ne ha già distrutti ben 15, colpendo in Piemonte, Lombardia, e Veneto. Ultimo in ordine di tempo è stato quella a Villa del Conte, un piccolo comune in provincia di Padova. Mentre i sindaci delle città iniziano ad arrendersi dicendo che (per ora) non hanno intenzione di installarne dei nuovi, le autorità continuano inesorabili le indagini. Ogni attività di Fleximan ha un suo fascicolo autonomo d’inchiesta e una relativa procura. Al momento, non si esclude che il responsabile degli atti vandalici possa anche essere più di uno. Ma dalle procure fanno attenzione a non far trapelare troppi dettagli.


Le telecamere

«Stiamo lavorando su tutti i fronti non tralasciando il minimo dettaglio e collaboriamo non solo con i colleghi delle altre province ma anche con le questure e le polizie locali dei territori dove sono stati commessi i danneggiamenti degli autovelox», fa sapere al Corriere della Sera il colonnello Michele Cucuglielli, comandante provinciale dei carabinieri di Padova. «Oltre alle tecniche “classiche” sul campo sfruttiamo anche le tecnologie. Abbiamo acquisito sia le immagini delle telecamere di sorveglianza delle zone oggetto dei vandalismi sia quelle dei “targa system” che vigilano sulle cittadine», spiega il colonnello. «Li stiamo sviluppando e man mano incrociamo i dati ottenuti. È un lavoro certosino ma che spero porterà a breve a risultati concreti», ci tiene ad aggiungere.  


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