Il cameraman cacciato da Mediaset per molestie: «Perché io sì e Giambruno no?»

Il caso davanti al giudice del lavoro: l’operatore chiede il reintegro

Un cameraman licenziato da Mediaset per comportamenti molesti ha presentato ricorso davanti al tribunale del lavoro. Negando le accuse, ma sostenendo anche di aver ricevuto un trattamento diverso rispetto ad Andrea Giambruno, l’ex compagno di Giorgia Meloni lasciato dalla premier dopo i fuorionda di Striscia la notizia in cui faceva strane avances ad alcune giornaliste. M.N., 55 anni, ha fatto ricorso a novembre. La Repubblica racconta che l’operatore di ripresa che lavorava a Cologno Monzese è accusato di comportamenti molesti nei confronti di alcune persone che stavano facendo uno stage a Mediaset. Le ragazze hanno parlato di attenzioni sconvenienti. Perché il cameraman diceva loro frasi come «Mamma mia, hai degli occhi incredibili». Oppure: «È fortunato il tuo ragazzo, hai proprio un curriculum completo, non ti manca niente».


Il licenziamento

Una delle ragazze ha raccontato che il cameraman le ha anche toccato spalle, braccia e gomiti. E che un’altra volta ha poggiato le mani sulle sue e le ha massaggiato la schiena all’altezza del reggiseno. Mediaset lo ha licenziato per violazione del codice etico. E lui sostiene di essere stato trattato diversamente da Giambruno: «I video sono ancora ben pubblicizzati sul sito di “Striscia la notizia”», scrive il suo legale. «Una circostanza che deve far supporre come Mediaset ritenga tale vicenda, e i rispettivi filmati, non in contrasto con il proprio Codice etico, che nella lettera di licenziamento del ricorrente assumeva viceversa centrale importanza». E ancora: «Si deve presumere come Mediaset ritenga tale vicenda e i rispettivi video non lesivi della reputazione aziendale, nonostante nel caso relativo al licenziamento del ricorrente, il gruppo giunse a opposte e ben diverse valutazioni».


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