Firenze, polemica sulla direttrice della Galleria dell’Accademia: «Questa città è diventata una meretrice»

Il commento è stato fatto per criticare la gestione del turismo dell’amministrazione Nardella

Bufera su Cecilie Hollberg, direttrice uscente della Galleria dell’Accademia di Firenze, il museo che – tra le altre cose – custodisce il David di Michelangelo. Hollberg è finita al centro delle polemiche per le parole che ha scelto di usare mentre tracciava un bilancio della sua esperienza al museo, in vista di una sua possibile candidatura al museo unico Bargello-Accademia. Questo perché, criticando la gestione del turismo dell’amministrazione Nardella, ha commentato: «Una volta che la città è diventata meretrice, sarà difficile farla tornare vergine. Se non si mette adesso un freno assoluto, non vedo più speranza».


Le polemiche

Come ricostruisce il Tirreno, non si sono fatte attendere le reazioni dei diretti interessati. Alessia Bettini, vicesindaca e assessora alla Cultura, ha per esempio definito le dichiarazioni «deliranti»: «Definire Firenze una prostituta è l’offesa più grave mai sentita da una persona, che peraltro ricopre un ruolo istituzionale così rilevante – ha affermato -. Per la direttrice del museo dunque i fiorentini sarebbero figli di una meretrice e i turisti clienti di una meretrice? Hollberg offende la storia di Firenze, dove ha lavorato, offende il lavoro di migliaia di persone e soprattutto offende i fiorentini, proprio lei che, da non fiorentina, a Firenze deve moltissimo. Mi auguro che torni indietro sui suoi passi e chieda scusa per un’accusa così infamante». Augurio esaudito.


Le scuse

Dopo poco è infatti arrivata la precisazione da parte di Hollberg, che in una nota ha spiegato: «Mi dispiace aver usato le parole sbagliate, lungi da me offendere qualcuno, tantomeno i fiorentini che come me vivono quotidianamente questa città. Una città che amo, che ha ricambiato tutto il mio affetto e che ormai è la mia casa. Quello che intendevo dire è che Firenze deve essere testimone per tutta Italia di un turismo sempre più consapevole, non mordi e fuggi». E ancora: Noi con la Galleria dell’Accademia di Firenze abbiamo cercato di concentrare tutte le nostre energie, come raccontato anche stamani in conferenza stampa, nel far sì che il museo diventasse di tutti e valorizzasse ogni sua parte straordinaria, non fermandosi alla visita solo per ammirare il David ma tutti i suoi capolavori».

I numeri

Stando ai numeri, in ogni caso, gestione di Hollberg è stata un successo: i visitatori della Galleria dell’Accademia sono aumentati del 42% dal 2015 al 2023, fino a fiorare la cifra dei 2.01 milioni. «Ho raggiunto il mio obiettivo – ha commentato la direttrice – cioè rendere la Galleria dell’Accademia di Firenze accessibile per tutti, migliorare la qualità del percorso espositivo. Il consuntivo del 2023 è molto positivo, sotto tanti aspetti. Ci siamo impegnati con tutto lo staff del museo a definire gli ultimissimi lavori di riammodernamento, abbiamo organizzato molti eventi, concerti, presentazioni di libri, anche in altri luoghi della città, visite speciali, che hanno coinvolto pubblici diversi. Ci sono state molte collaborazioni con prestigiose istituzioni italiane e internazionali, focalizzandoci su progetti di ricerca scientifica. Abbiamo arricchito le collezioni con nuove acquisizioni, abbiamo restaurato delle opere, abbiamo realizzato nuove pubblicazioni».

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