Piano Mattei, la battuta di Meloni e il gelo di Moussa Faki (Unione africana): «Avremmo auspicato di essere consultati» – Video

Meloni aveva accolto il leader citando lo scherzo dei comici russi Vovan e Lexus. Faki: «L’Africa non è sprovveduta »

Non si partiva benissimo, fin dalla battuta iniziale con cui Meloni ha accolto Moussa Faki, presidente della Commissione dell’Unione africana (quello citato dai comici russi che ingannarono Meloni a novembre) all’ingresso del vertice Italia Africa in vista del Piano Mattei. «Quello vero», aveva sorriso Meloni, in italiano, ma Faki non aveva neppure increspato le labbra.


Quando poi il presidente della commissione africana è intervenuto in Aula, il suo è stato il discorso probabilmente più critico dell’intero vertice Italia – Africa ospitato da Palazzo Madama. «Signora presidente del Consiglio, sul Piano Mattei che propone avremmo auspicato di essere consultati. L’Africa è pronta a discutere contorni e modalità dell’attuazione. Insisto sulla necessità di passare dalle parole ai fatti, non ci possiamo più accontentare di promesse, spesso non mantenute», ha detto. «Le prese di posizione dell’Italia a favore di un nuovo paradigma di partnership con l’Africa godono di ottima considerazione nel continente», ha comunque detto l’ex primo ministro del Ciad. «L’Italia sotto la sua guida ha mostrato un costante interesse per una collaborazione equa e produttiva con l’Africa, e le vostre prese di posizione nei consessi internazionali a favore un nuovo paradigma di partnership con l’Africa godono di ottima considerazione nel continente. Grazie anche per essere venuta da noi per discuterne. E spero che la presidenza italiana del G7 possa amplificare questo approccio all’Africa», ha poi detto Faki. Secondo il leader africano, i principi che dovranno guidare la partnership sono almeno due: «Il primo principio – ha affermato – è quello della libertà: la partnership internazionale con l’Ue poggia proprio sul concetto di libero scelta del partner, non allineata sul blocco di un partner unico. Siamo sempre vigili per mantenere diversità di partner». Il secondo principio, ha continuato, è quello del «vantaggio reciproco. L’Africa non è sprovveduta ma si impegna secondo un rapporto equilibrato».

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