La denuncia del NYT: «Così Israele sta radendo al suolo Gaza»

Sul giornale americano si documentano le esplosioni controllate dell’Idf per abbattere edifici, scuole e Università. Operazioni «fatte anche fuori dalla zona cuscinetto»

Le demolizioni controllate da parte di Israele stanno radendo al suolo interi quartieri di gaza, cambiandone il volto per sempre. A parlarne è il New York Times, citando 33 esplosioni che hanno distrutto centinaia di edifici, tra cui moschee, scuole e palazzi residenziali. Il tutto analizzato tramite filmati militari israeliani, video sui social media e immagini satellitari. Un portavoce dell’esercito israeliano ha affermato alla testata che i soldati stanno «localizzando e distruggendo infrastrutture terroristiche incorporate, tra le altre cose, all’interno di edifici civili» aggiungendo che sono «complessi di combattimento» per Hamas. La maggior parte dei luoghi di demolizione identificati dal Times dovrebbe esser parte della creazione di una zona cuscinetto ma sono avvenuti ben al di fuori della cosiddetta area. E il numero di esplosioni confermate – sulla base della disponibilità di prove visive – potrebbe rappresentare solo una parte del numero effettivo effettuato da Israele dall’inizio della guerra.


Abbattere per i tunnel di Hamas

Le demolizioni vengono azionate dall’Idf da una distanza di sicurezza. Nella maggior parte dei casi, le truppe israeliane hanno ripulito e messo in sicurezza le aree. Ma le demolizioni non sono prive di rischi, sottolinea il quotidiano, ricordano che ben 21 soldati sono rimasti uccisi proprio in queste operazioni. A dicembre, un portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha sostenuto che la creazione di una zona cuscinetto lungo il confine di Gaza con Israele sarebbe una violazione e una diminuzione del territorio per gli abitanti della Striscia. A fine novembre un video testimonia come una esplosione controllata ha demolito quattro grattacieli a pochi passi dall’ospedale di Gaza City, così come dozzine di edifici intorno a piazza Palestine, colpevoli, secondo l’Idf, di nascondere una rete di tunnel di Hamas.


Le demolizioni a scuole e università

Una delle demolizioni che ha fatto discutere nelle ultime settimane è stata quella dell’università di Israa a Gaza City. Sebbene il sito fosse stato sgomberato e messo in sicurezza dalle truppe di terra israeliane, funzionari militari hanno sostenuto che il sito fosse utilizzato come campo di addestramento di Hamas e come impianto di produzione di armi. «Il fatto che sia stato precedentemente utilizzato da combattenti nemici non giustifica tale distruzione», ha affermato al NYT Marco Sassòli, professore di diritto internazionale all’Università di Ginevra, ricordando che tali demolizioni dovrebbero essere effettuate solo se assolutamente necessarie. «Non riesco a immaginare come possa essere il caso di un’università, di un edificio parlamentare, di una moschea, di una scuola o di un hotel nel bel mezzo della Striscia di Gaza». Parole più dure arrivano da Husam Zomlot, l’ambasciatore palestinese in Gran Bretagna. secondo cui
«il piano di Israele è distruggere Gaza e renderla invivibile e senza vita». Due giorni dopo l’uccisione di 21 soldati israeliani nel centro di Gaza, è stato diffuso un video degli abbattimenti. Stavolta, specifica il Times, un soldato afferma che, in memoria dei colleghi uccisi, 21 case sarebbero state distrutte.

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