Il caso editoriale di Carmen Mola: dietro lo pseudonimo ci sono 3 uomini. «Le femministe si sono arrabbiate»

Jorge Dìaz, Antonio Mercero e Agustìn Martìnez: ma l’importante è il contenuto

Carmen Mola è da anni un caso editoriale in Spagna. Con questo nome escono da anni libri thriller molto apprezzati. Come La Sposa Gitana, ultima fatica. Ma anche come La Bestia, che nel 2021 vinse il premio Planeta. Ma nel giorno del ritiro del premio da un milione di euro, a presentarsi non è stata una donna, bensì tre uomini. Ovvero gli sceneggiatori Jorge Dìaz, Antonio Mercero e Agustìn Martìnez. Alla scoperta, racconta oggi Repubblica, è seguito lo sconcerto. Per l’uso dello pseudonimo femminile e per la prassi dei tre di rispondere nelle interviste fingendosi una donna. Oggi spiegano a Stefania Parmeggiani perché lo hanno fatto: «Tre nomi in copertina sono strani, i lettori potevano spaventarsi pensando che fosse solo un esperimento, non un vero romanzo. Ci sono molti esempi di libri a quattro mani, ma pochi di scrittura collettiva. Così ci siamo inventati uno pseudonimo. Per qualche minuto ci siamo rimpallati dei nomi a caso, sia maschili che femminili. Doveva essere credibile, facile da ricordare».


La genesi dello pseudonimo

E quindi: «Carmen, c’è nome spagnolo più classico? E più facile da utilizzare anche in altre lingue? Poi uno di noi ha detto Mola, usando il verbo molar (che si può tradurre come piace, qualcosa di gergale tipo Carmen spacca!, ndr). Ci siamo nascosti dietro questa invenzione pensando che fosse un buon modo per fare parlare solo il romanzo. Viviamo in un’epoca in cui sembra quasi più importante chi ha scritto un libro rispetto a cosa c’è in quel libro e noi volevamo riaffermare il valore delle storie». A quel punto però sono finiti sotto pressione: «Le polemiche sono durate una settimana. Era un momento di lotta femminista e capiamo bene che ci siano state persone che si sono sentite offese, ma poi è stato chiaro che il nostro non era un tentativo di approfittarne. Per un po rimasto lo stupore, poi i lettori si sono abituati, noi abbiamo continuato a scrivere romanzi e adesso La sposa gitana torna in Italia. Credo che ormai chi sia Carmen Mola non abbia più importanza».


Truffatori

Chi aveva letto i loro libri e li aveva consigliati per comprendere l’emancipazione delle donne li considera dei truffatori. Ma loro non sembrano preoccuparsi più di tanto: «Abbiamo avuto ragione: vincono le storie. Un po’ come con i gruppi di rock and roll: sappiamo tutti che dietro un nome ci sono più musicisti, ma non ci interessa. Conta quello che mettono nei loro dischi».

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