Non c’è pace per Chiara Ferragni: anche Pigna interrompe ogni collaborazione. Addio a diari, quaderni e matite firmati

L’azienda cartiera sospende le promozioni sponsorizzate dall’influencer: «Non collaboriamo con soggetti sanzionati per condotte non etiche o scorrette»

Nuova tegola per Chiara Ferragni. Anche la Pigna, tra le più note aziende cartiere d’Italia, ha deciso di interrompere ogni rapporto commerciali con le aziende collegate all’influencer milanese. La ragione sta nella bufera mediatico-giudiziario che ha coinvolto nelle ultime settimane Ferragni, ha chiarito l’azienda.
La sospensione dei rapporti con l’influencer è stata presa dai vertici della Cartiere Paolo Pigna Spa «nel rispetto del proprio codice etico aziendale, che si può consultare anche sul portale pigna.it, che esclude la collaborazione con soggetti terzi sanzionati dalle autorità competenti per aver assunto un comportamento non etico, corretto e rispettoso delle leggi». Un evidente riferimento alla maxi-sanzione dell’Antitrust per la vicenda del pandoro Balocco, per la quale Ferragni è ora indagata dalla procura di Milano con l’accusa di truffa aggravata. Con Pigna l’influencer aveva promosso in particolare una serie di prodotti sponsorizzati di cancelleria per la scuola e l’ufficio: quaderni, astucci, diarie, matite e simili. «Una collezione genderless e ageless pensata per un back to work e back to school all’insegna del colore e del buon umore», invitava all’acquisto la promozione dedicata, capace di infondere «la giusta carica per affrontare il rientro». Colori che ora paiono sbiaditi di fronte alla rottura dell’azienda: la collaborazione «è stata di natura unicamente commerciale», prendono ora le distanze i vertici di Pigna, ultima delle aziende ad abbandonare la collaborazione con l’ex regina di Instagram.


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