Torino, Alessandro Barbero e Askatasuna bene comune: «I centri sociali sono una ricchezza»

Il professore di storia: forse spaventano qualcuno ma favoriscono l’incontro tra pensieri diversi

A Torino il comune ha un piano per trasformare il centro sociale Askatasuna in biblioteca, area studio e servizi per le fasce deboli. Il piano prevede il rilascio spontaneo della sede. La palazzina di Corso Regina Margherita è occupata dal 1996. La trasformazione di Askatasuna in bene comune vede favorevole lo storico Alessandro Barbero, che oggi in un’intervista a La Stampa spiega che i centri sociali «sono una ricchezza delle città italiane». E che il compito della politica è «promuovere la convivenza tra pensieri diversi». Barbero, che è andato in pensione a gennaio, dice che vive vicino alla zona e che il centro svolge già attività importanti per il quartiere. Lo storico non nasconde che in Askatasuna vivono anche realtà antagoniste che spesso si sono scontrate con le forze dell’ordine.


Responsabilità individuali

Ma ricorda anche che i reati vanno puniti e le responsabilità sono individuali: «Forse spaventano qualcuno, molta gente non si sognerebbe mai di metterci piede, ma sono una ricchezza delle nostre città: favoriscono incontri tra pensieri diversi, anche distanti tra loro. Promuovere in un centro sociale punti di vista diversi, aprirli alla città, mi sembra un esercizio in perfetta combinazione con l’essenza di una democrazia liberale: la convivenza tra diversità». Ricorda che l’anno scorso è stato ospite del centro: «Io sono borghese, e sono stato un ragazzino timido e rispettoso delle regole. Forse non è il mio ambiente naturale, ma mi sono trovato a poter chiacchierare con la loro massima disponibilità di fronte a platee enormi di giovani e non giovani, affamati di dialogo e discussione».


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