I trattori alla conquista della Capitale, ma sono già divisi. Ecco gli agricoltori che protesteranno a Roma il prossimo giovedì

I principali fronti, oltre alle organizzazioni tradizionali, sono quelli di Agricoltori Traditi (Cra) e Riscatto Agricolo

La protesta degli agricoltori sta per raggiungere Roma: prevista per il prossimo giovedì, 15 febbraio, promette di portare (secondo gli organizzatori) ventimila esponenti della categoria e 15 trattori al Circo Massimo. Ma il fronte non sarà unico. Un primo fronte, come spiega il Corriere della Sera, è quello degli Agricoltori traditi (Cra) di Danilo Calvani, ex leader dei Forconi inviso al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida. Sono contro i partiti in piazza e chiedono che vengano rivisti i patti bilaterali con i Paesi extra Ue, e da ultimo spingono per le dimissioni di Lollobrigida. Calvani non ha partecipato all’incontro al ministero di venerdì, ma è tra i principali organizzatori della protesta a Roma a cui avrebbe già aderito Ancora Italia di Giuliano Castellino, l’ex capo romano di Forza Nuova.


Le anime della piazza

L’altro fronte è quello dei trattori di Riscatto agricolo, meno antagonisti. Di loro Calvani ha detto: «Se vengono li facciamo parlare. Hanno capito finalmente di aver sbagliato a calarsi le braghe davanti al Cognato». Ciononostante c’è chi, come il leader dei contadini abruzzesi Roberto Rosati, si è detto soddisfatto: «Lollobrigida ci ha promesso che la porta per noi sarà sempre aperta e nasceranno i tavoli tecnici per affrontare i problemi. Ora aspettiamo che ufficializzi ciò che ci ha detto, poi potremo tornarcene a casa». Ci sono poi le organizzazioni tradizionali, da Coldiretti a Confagricoltura, che hanno invece toni molto più dialoganti.


L’Unione Europea

Apertura e buona volontà ostentate anche dal ministro, che ha raccontato di aver visto «persone esasperate che vogliono azioni concrete», ma anche «gente che aveva chiarissimo il fatto che il nostro governo è al loro fianco». Lollobrigida ha inoltre ricordato il cambio di rotta nell’approccio fissato dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che «ha proprio cambiato approccio al problema e lo ha fatto spinta molto dal nostro governo»: la speranza è che «con la nuova Commissione ci sia un cambio di rotta e si invertano i fattori».

I conti italiani

La Lega ha invece ribadito: «Non staremo mai con chi vuole affossare il mondo agricolo. Mentre c’era chi in Europa sceglieva di appoggiare una Commissione Ue disastrosa, responsabile delle folli politiche finto-green, la Lega non ha mai avuto dubbi». Lollobrigida ha specificato che la politica interna deve «fare i conti con le risorse disponibili». Domani, lunedì 12 febbraio, dovrebbe arrivare l’emendamento del governo al Milleproroghe con le misure per gli agricoltori, tra cui l’esenzione dell’Irpef agricola per i redditi fino a 10 mila euro annunciata lo scorso venerdì.

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