Gino Cecchettin nega la candidatura e minaccia querela, la rabbia dopo le voci: «Così passa un messaggio inaccettabile»

Il padre di Giulia Cecchettin si dice «molto contrariato» per la notizia rilanciata dal Fatto quotidiano su una possibile candidatura alle Europee con il Pd

Gino Cecchettin nega di avere intenzione di candidarsi alle prossime elezioni Europee, come ha rivelato il Fatto quotidiano che aveva ipotizzato un posto per lui nelle liste del Pd nella circoscrizione del Nord-Est. Attraverso i suoi legali Nicodemo Gentile e Stefano Tigani, il padre di Giulia Cecchettin dice che quelle notizie che lo vogliono in procinto di candidarsi sono «prive di fondamento e quindi false». Dura la reazione dell’imprenditore, che dopo la diffusione della notizia si è detto «molto contrariato». Soprattutto per le reazioni che ne sono seguite: «Tale notizia sta generando numerosi commenti diffamatori e inaccettabili – dicono gli avvocati in una nota citata da AdnKronos – Il nostro assistito non può accettare che passi il messaggio, appunto falso, secondo cui lo stesso approfitti della tragedia che ha colpi la propria famiglia per trarne notorietà, utilità o qualche posto di rilievo. Pertanto – concludono – lo stesso valuterà eventuali azioni a tutela della propria persona».


L’indiscrezione del Fatto quotidiano

Secondo Il Fatto Quotidiano, il nome di Gino Cecchettin era stato valutato nel Pd per la candidatura alle prossime Europee a giugno. Della possibilità, spiega il quotidiano, si sarebbe parlato da novembre. Ovvero da quando Gino, dopo l’omicidio della figlia, aveva detto che la morte di Giulia doveva ispirare a lavorare contro la violenza. E aveva anche detto che le battaglie femministe della figlia Elena erano diventate anche le sue. Il suo libro sulla figlia, edito da Rizzoli, uscirà il 5 marzo. E si parla anche di una fiction. Mentre lui si è affidato a un’agenzia letteraria per curare la sua comunicazione. Secondo il quotidiano su Gino si parla di una candidatura nella circoscrizione Nord-Est. La stessa in cui dovrebbe candidarsi Stefano Bonaccini, che però ancora non ha sciolto la riserva e che preferirebbe rimanere candidato per un eventuale terzo mandato alla presidenza dell’Emilia-Romagna.


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