L’Ue taglia le stime di crescita: si attende un 2024 a tinte nere. Gentiloni: «Incertezze troppo elevate»

A pesare sono la stagnazione del 2023 e la frenata di Berlino

Crolla l’economia europea: le nuove stime della Commissione Ue delineano un 2024 nero. Quanto alla crescita ha, infatti, rivisto al ribasso la crescita attesa nell’Eurozona con un rialzo dello 0,8% contro il +1,2% indicato a novembre. A causa della grande stagnazione dello scorso anno, il Pil è atteso in crescita dello 0,9% nel 2024 (da +1,3%) e confermato al +1,7% nel 2025. Anche per quanto riguarda il nostro Paese nello specifico, le previsioni di crescita del Pil dell’Italia nel 2024 sono state limate. Ora è atteso allo 0,7%, rispetto allo 0,9% indicato nelle stime di novembre. Confermata l’attesa di un Pil in crescita dell’1,2% nel 2025. A pesare particolarmente sulla stagnazione della crescita, fa sapere la Commissione europea, è la frenata della Germania.


«Fondamentale capire cosa succederà nel 2026 »

Sollecitato sulla possibilità che il governo possa chiedere una manovra correttiva all’Italia a seguito delle stime a ribasso dell’Ue, il commissario Paolo Gentiloni replica che «non è mai modo di agire della Commissione parlare di manovre correttive tanto meno di fronte a cambiamenti dello zero virgola di questa o quella previsione». Si tratta di un’incertezza che rimane «eccezionalmente elevata» secondo Gentiloni. Ci tiene, però, a sottolineare che «è molto importante capire cosa verrà dopo il 2026». Ovvero allo scadere del Next Generation Eu. «Questi sforzi di finanziamento comune ci sono ora, ma hanno una scadenza. E non penso che la necessità di un sostegno comune a obiettivi e progetti comuni finirà alla fine del 2026», aggiunge.


Leggi anche: