Corteo pro-Palestina a Torino, i manifestanti bruciano un’immagine di Meloni e Netanyahu – Il video

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha telefonato alla premier per esprimerle la sua vicinanza

A Torino un corteo di circa 2.000 persone ha attraversato le strade del centro per condannare il «genocidio in corso» a Gaza, come scrivevano i promotori. Alla manifestazione hanno aderito varie sigle, tra cui le associazioni arabe e i vari collettivi studenteschi. L’appuntamento di oggi – sabato 17 febbraio – è stato il primo dopo le tensioni scoppiate davanti alla sede torinese della Rai martedì. Una gigantesca bandiera con i colori di quella palestinese, rosso-bianco-verde-nera, ha aperto il corteo. Presenti molti bambini in testa: «Libertà, libertà per Gaza» e «Basta con gli assassinii dei bambini», sono stati gli slogan più usati. Quando il corteo è arrivato in piazza Castello sono state bruciate le gigantografie della premier Giorgia Meloni e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Altri manifestanti sono saliti sul monumento dedicato a Emanuele Filiberto Duca D’Aosta per sventolare le bandiere palestinesi. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, a quanto si apprende, ha telefonato alla premier per esprimerle la sua vicinanza dopo l’azione dei manifestanti in corteo nel capoluogo piemontese.


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