Dalla cumbia della «Nona» (di Beethoven) alla «Tuta Gold» d’antico Egitto: le hit di Sanremo alla prova del classico – I video

Il progetto di parodia-divulgazione di «Contenuti Zero» che ha conquistato centinaia di migliaia di followers: anche coi successi del Festival

E se Beethoven fosse salito sul palco dell’Ariston? L’incrocio tra il grande compositore e il Festival della canzone italiana potrebbe sembrare a prima vista improbabile. Eppure c’è chi non solo l’ha immaginato, ma ha anche provato a metterlo in scena. Sono gli attori, i musicisti e i comici che hanno dato vita a Contenuti Zero, progetto digital nato nel 2017 all’interno del festival indipendente milanese IT. La pagina oggi fa sorridere centinaia di migliaia di utenti con i suoi incroci improbabili tra tradizione e modernità, con un pizzico di divulgazione. Ecco allora che il grande musicista sembra teletrasportato nel presente per intonare la genesi della sua Nona sinfonia – il celebre Inno alla gioia – sulle note della Noia di Angelina Mango, brano vincitore dell’ultima edizione del Festival. «La nona, la nona, la nona, la nona… La scrivo senza sentire, solo con le vibrazioni, per un compositore non c’è croce più grande. Tre movimenti sinfonici, ma una sorpresa sul quarto… in coro un’ode di Schiller, è il grandioso finale che ho in testa: è l’inno alla gioia», canticchia l’attore nei panni Settecenteschi, in un video che sfiora due milioni di visualizzazioni.


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Da Tutankhamon a Giovanna D’Arco

Tra giochi di parole e riferimenti storici, i personaggi chiamati a reinterpretare le hit dei nostri giorni sono vari e originali. Ad esempio la canzone portata da Mahmood alla kermesse, Tuta Gold, viene affidata a Tuta…nkhamon, che canta con un flow invidiabile: «Si aprirà il sarcofago di Tutankhamon, detto Nebkheperura. Seppellito nella zona che chiamano Valle dei Re, troverai la più bella maschera gold di tutta l’antichità».

Dall’antico Egitto all’antica Grecia, trova spazio anche Penelope, la moglie di Ulisse che con la sua tela intrattenne i proci fino al ritorno del re a Itaca. La consorte dell’eroe omerico ripercorre le tappe del mito sulle note di Sinceramente di Annalisa: «Sinceramente quando mi ha proposto di sposarti ho detto sì ma solo quando finirò di tessere questa tela. Sto tramando e distramando, sto facendo un passo avanti ed uno indietro, e così li frego…».

Le combinazioni sono fantasiose e inaspettate: c’è per esempio Emma Bovary che racconta la tragica trama del romanzo di Flaubert intonando Apnea di Emma Marrone. Oppure Cecco Angolieri che recita la sua celebre «S’i’ fosse foco» con toni neomelodici in salsa trap, trasformandosi in Cecco Angeolier.

I messaggi vocali di Ulisse

Ma l’ispirazione per i contenuti non arriva solamente dall’ultima edizione del Festival: rientra per esempio tra il materiale selezionato dagli artisti anche anche Cenere di Lazza, che ha guadagnato il secondo posto dietro Marco Mengoni alla fine di Sanremo 2023. Interpretato da Giovanna d’Arco, bruciata viva a Rouen con l’accusa di aver indossato abiti maschili. Gli autori hanno fatto riferimento all’episodio per ironizzare sulla sua conoscenza della cenere, tra qualche polemica degli utenti. Uno dei contenuti di maggior successo sulla pagina riguarda invece i «messaggi vocali di Ulisse». Ovvero le scuse improbabili a cui l’eroe del mito avrebbe dovuto ricorrere per dare l’ennesima buca alla consorte Penelope, in perenne attesa del suo ritorno. L’ironia abbonda anche tra i commenti. Come specifica un utente: «Le donne sono tutte uguali: prima si lamentano perché non gli scrive nessuno, e poi si lamentano quando Nessuno gli scrive. Vabbè».

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