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Arrestata in Russia una cittadina americana accusata di tradimento: aveva donato 51,8 dollari all’Ucraina – Video

La donna ha doppia cittadinanza russa e americana. Ora rischia 20 anni di carcere

Una cittadina americana è stata arrestata dai servizi segreti russi. L’accusa? Aver donato nel 2022 una somma pari a 51.8 dollari americani a Razom for Ukraine, un’organizzazione con sede a New York che fornisce aiuti umanitari in Ucraina. L’FSB riporta che la donna avrebbe partecipato a manifestazioni pro ucraine nel territorio americano. L’arresto è avvenuto a Ekaterinburg, nella Russia centrale, e rischia una condanna a 20 anni di detenzione con l’accusa di “tradimento”. Il motivo è semplice: la donna, identificata con il nome di Ksenia Karelina Khavana, ha la doppia cittadinanza americana e russa. Al momento, le autorità russe hanno negato l’assistenza consolare dovuta ai cittadini americani in quanto ritengono di non riconoscerla.


Il post VK di Ksenia dove annuncia l’ottenimento della cittadinanza americana nel 2021.

Cittadina americana dal 2021

Ksenia vive negli Stati Uniti almeno da dieci anni, dove ha ottenuto la cittadinanza nel 2021. Residente a Los Angeles, si era recata in Russia per visitare la nonna novantenne, secondo quanto riportato da Isabella Koretz, presidente della Ciel Spa di Beverly Hills, in un comunicato aziendale a sostegno della sua dipendente su Instagram. Mykola Murskyj, presidente dell’organizzazione no-profit Razom for Ukraine, ha respinto le accuse dell’FSB relative alla presunta fornitura di armi e munizioni all’Ucraina: «Questa è una sciocchezza. Forniamo forniture di pronto soccorso ai soldati ucraini e a coloro che combattono per l’indipendenza dell’Ucraina, ma mai armi o munizioni».


Il diverso trattamento rispetto ai giornalisti americani

La vicenda di Ksenia Karelina Khavana è stata riportata da media russi come Kommersant, RBC e gli indipendenti Meduza e Mediazona. Quest’ultima era riuscita a ottenere e rendere nota l’identità della donna, inizialmente tenuta nascosta dall’FSB. Ne ha parlato anche il New York Times, riportando le dichiarazioni del presidente di Razom for Ukraine e quelle del portavoce del Dipartimento di Stato americano Miller, il quale sostiene che al momento non si possa considerare Ksenia come “ingiustamente detenuta” al pari dei giornalisti americani Gershkovich e Whelan.

La donazione e il controllo dell’FSB russa

La donazione risulterebbe effettuata nel febbraio 2022. Secondo quanto riportato da Mediazona, non è chiaro come l’FSB sia venuta a conoscenza della transazione dal conto americano di Ksenia all’organizzazione no-profit Razom for Ukraine, fondata a seguito della rivoluzione del 2014. Un altro dettaglio fornito da Mediazona riguarda la presunta data della donazione, il 24 febbraio 2022, in coincidenza con l’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia.

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