Russia, il dissidente premio Nobel Orlov condannato a due anni e mezzo di carcere

Orlov è accusato di aver denunciato in diverse occasioni l’aggressione russa in Ucraina

Il dissidente Oleg Orlov, ex co-presidente della fondazione Memorial, una delle più attive per i diritti umani in Russia, e premio Nobel 2022 è stato condannato a due anni e mezzo di carcere dal Tribunale di Mosca. Orlov è accusato di aver denunciato in diverse occasioni l’aggressione russa in Ucraina, screditando le forze armate di Mosca. «Il tribunale ha stabilito la colpevolezza di Orlov e ordina una condanna a due anni e sei mesi… in una colonia penale di regime generale», ha dichiarato il giudice, secondo quanto scrive l’Ansa che cita un giornalista di Afp. Orlov, 71 anni, dissidente attivo fin dai tempi dell’Unione Sovietica, è stato inoltre etichettato come «agente straniero» dopo la pubblicazione di un articolo sulla testata francese Mediapart in cui definiva «fascista» il regime di Vladimir Putin. Durante la prima udienza del processo, che si è svolta il 16 febbraio – giorno della morte di Alexei Navalny – il dissidente ha scelto di non difendersi, e ha letto in aula alcuni passaggi de Il Processo di Kafka.


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